Il D.L. 207/2012 (il Salva-Ilva che fece scudo agli impianti dell'Ilva di Taranto, ma non li isolò certo dalla città e tanto meno protesse i cittadini) fu convertito in legge dopo il voto della Camera (la legge n. 231 del 24 dicembre 2012).
Qualcuno
era assente, pochi votarono in contrasto con le indicazioni del
proprio gruppo, i leghisti si astennero. Chi vuole può consultare gli
atti parlamentari e leggere le proposte di modifica di chi, tra i
parlamentari, è intervenuto in Aula e nelle commissioni:
http://leg16.camera.it/126?tab=1&leg=16&idDocumento=5617&sede=&tipo=Ecco in particolare il voto dei parlamentari:
http://parlamento16.openpolis.it/votazione/camera/decreto-ilva-ddl-5617-ar-voto-finale/40716
http://parlamento16.openpolis.it/votazione/senato/decreto-ilva-ddl-n-3627-votazione-finale/40731
Imprese di interesse strategico nazionale
Questa legge creò uno statuto speciale
per le imprese di interesse strategico nazionale, di cui fornisce una
definizione no particolarmente rigorosa. Buona parte della legge fa poi
riferimento diretto allo stabilimento Ilva di Taranto. Pur essendo
insicuri e fonte di inquinamento illecito, a impianti che non presentano
i requisiti previsti dalle leggi e dalle autorizzazioni amministrative
viene concesso di funzionare per un periodo che può arrivare a 36 mesi,
durante i quali ha luogo l'adeguamento degli impianti.
Nel caso di indagini penali, anche gli
eventuali sequestri in corso a tutela di diritti fondamentali (la norma
dice "gli effetti" dei sequestri) vengono sospesi. Gli impianti insomma
devono continuare a produrre "ad ogni costo".
Si difese la legge affermando che non
avrebbe determinato alcuna immunità penale e che non avrebbe influenzato
le indagini e l'accertamento delle responsabilità. E' difficile da
comprendere come non si determini un'immunità penale se per un certo
intervallo di tempo, a un guidatore ubriaco, venga concesso ad esempio
di condurre un bolide, sia pure inserendo il pilota automatico ...
Nel paese che vogliamo sono le persone a dover essere protette "ad ogni costo".
Note: Le disposizioni di questa prima legge sono state modificate più volte e il quadro normativo si è ulteriormente complicato.
Attualmente la gestione dell'Ilva di Taranto è affidata a un Commissario nominato dal Governo e i 36 mesi di "deroga" sembrano destinati ad aumentare. Naturalmente si aggiungerebbero ai precedenti decenni di inquinamento, con effetti sempre più devastanti sull'ambiente e sulla salute umana e degli esseri viventi in generale.(Peacelink)
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