L’area della centralina piazzata nella cokeria Ilva viene trattata
con una assidua bagnatura. E questo va ad inficiare la tenuta del
monitoraggio della qualità dell’aria interna all’Ilva, al punto che
l’Arpa continua a non convalidare gli esiti di quei controlli.
Così la centralina della discordia finisce pure nel mirino dell’Ispra,
dopo le vibranti censure del direttore di Arpa Giorgio Assennato.
Proprio a quella postazione, che rientra nel sistema di monitoraggio
della qualità dell’aria all’interno dello stabilimento, è dedicata una
delle numerose osservazioni in cui si dilunga la relazione stilata dopo
l’ispezione effettuata ai primi di dicembre per verificare il cammino
degli interventi stabiliti dal cronoprogramma dell’Autorizzazione
integrata ambientale.
Nel rapporto si stigmatizzano i ritardi, ma si fa anche la
radiografia di quanto avviene nella zona della centralina, sulla quale
l’Arpa ha una posizione critica al punto da non accendere il semaforo
verde ai dati partoriti dal sistema di monitoraggio. “E’ stata visionata
la centralina nell’area cokeria” – si legge nel documento che porta la
firma di Alfredo Pini. “Si è osservato – continua la nota – che il
gestore (Ilva) ha autonomamente provveduto all’installazione di un
sistema permanente di bagnatura del tratto stradale immediatamente
prospiciente la cabina di misura, tramite il posizionamento di ugelli e
relativa tubazione di distribuzione di acqua al livello del piano
stradale. Tale installazione – si rileva nel rapporto – non appare
omogenea con tutte le altre installazioni delle cabine di monitoraggio”.
Insomma per quella centralina è in atto proprio la “politica di
protezione” di cui aveva parlato Assennato nei mesi scorsi, con una
bagnatura che finisce per alterare i risultati del rilevamento nei
pressi di quel reparto. In realtà Ilva ha spiegato l’accorgimento con la
volontà di “distinguere il contributo proveniente dal traffico di
veicoli di servizio interno nei pressi della centralina”.
Argomenti che si scontrano con le valutazioni del numero uno di Arpa.
“Ho spiegato anche al subcommissario Ronchi che questa politica non
porta da nessuna parte e che noi continueremo a non convalidare quei
risultati. E’ necessario – spiega Assennato – che tutte le centraline
operino nelle medesime condizioni. Alterare gli esiti di quella
postazione, significa far saltare il sistema e soprattutto non
rispettare la prescrizione Aia.
Quei dati non servono e si ottiene solo il risultato di seminare
altra diffidenza verso un cammino e una gestione che deve risanare e
abbattere l’impatto ambientale”. In pratica il sistema fotografato
dall’ispezione Ispra conferma le osservazioni fatte da Arpa sul
funzionamento “corretto” della centralina della cokeria. “E’ ridicolo
quello che sta avvenendo – insiste Assennato – perché con il sistema
della bagnatura si realizza una specie di isola felice proprio nei
pressi della cokeria. A guardare i dati, lì la presenza di Ipa,
idrocarburi policiclici aromatici, risulta essere inferiore rispetto a
qualsiasi altra zona della fabbrica. Una cosa incredibile visto che la
cokeria è la fonte delle emissioni inquinanti”. (Diliberto- Quotidiano)
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