giovedì 16 gennaio 2014

Lotta tra avvoltoi e sciacalli!

Il loro "grande amico" Riva li snobba e loro piangono davanti ai giornalisti.
La dignità infinitamente piccola dei (micro)confindustriali tarantini.

Bonifiche, più attenzione alle imprese locali


Le bonifiche, il risanamento ambientale dell’Ilva, l’ammodernamento degli altri impianti dell’area industriale, i lavori al porto, sono una reale occasione di sviluppo e di cirescita per Taranto e per le sue imprese?
A confrontarsi su questo tema ieri mattina le commissioni Attività produttive e Ambiente del Comune di Taranto ed i vertici di Confindustria. Il presidente Vincenzo Cesareo ha lamentato lo scarso coinvolgimento delle realtà produttive locali.
A cosa è dovuto questo atteggiamento?
«Abbiamo sottoscritto dei protocolli sulla sicurezza in Prefettura che, però, non ci risultano essere attuati. In parallelo notiamo che il dialogo con le maggiori stazioni appaltanti è lontano. Ci sono, comunque, realtà che stanno operando per cui immaginiamo che a breve questa lacuna sarà colmata. Bisogna garantire condizioni di sviluppo al nostro sistema imprenditoriale che è pronto ad affrontare opere importanti e vuole sfuggire alla logica del mero sub appalto».
Avete chiesto impegni precisi al Comune?
«In verità sono gli Enti locali che, con grande sensibilità, si stanno facendo portavoce delle nostre istanze. Deve essere chiaro che noi non vogliamo alcuna forma di protezionismo: quello che viene assegnato alle nostre imprese è il risultato di un duro lavoro sul campo fatto di competenza e professionalità. E questo vale soprattutto in una prospettiva di lungo periodo. Quando l’emergenza delle bonifiche sarà alle spalle, il tessuto imprenditoriale dovrà essere più pronto e più preparato ad affrontare le nuove sfide».
Durante la discussione è stato sollevata la questione legata alla copertura dei parchi minerali dell’Ilva.
«Sicuramente indicando la Cimolai è stata compiuta la scelta migliore, però avremmo gradito non apprenderlo dalla stampa ed affrontare con l’Ilva l’argomento in sede preventiva. In questo modo avremmo potuto presentare una rosa di fornitori qualificati che avrebbero potuto affiancare Cimolai con positive ricadute sul territorio».
Si è trattato di mancata comunicazione o c’è sfiducia nei confronti delle imprese di Taranto?
«Non c’è sfiducia, anzi. Forse non si sono create ancora le condizioni per un dialogo costruttivo con Confindustria. Abbiamo più volte invitato il commissario Bondi ed il sub-commissario Ronchi ma ancora non abbiamo ottenuto risposte. Siamo fiduciosi, però, sul fatto che si possa continuare il percorso comune già tracciato su altri aspetti da Ilva, Confindustria e sindacati». (CdG)

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