giovedì 2 gennaio 2014
Assennato piccato
''Ognuno può dire quello che vuole, ma quei dati relativi ai valori Ipa
negli ultimi mesi del 2013 per noi non rappresentano alcun pericolo''.
Lo dice all'ANSA Giorgio Assennato, direttore regionale di Arpa Puglia,
rispondendo all'allarme lanciato oggi dal presidente di Peacelink
Taranto Alessandro Marescotti sui valori relativi agli idrocarburi
policiclici aromatici registrati a novembre e dicembre nel rione Tamburi
di Taranto, una media di oltre 36 nanogrammi su metro cubo, quasi
raddoppiata rispetto al 2010 (19,2). ''Quell'indicatore - spiega
Assennato - è utilizzato solo a scopi descrittivi. Noi sfruttiamo questi
dati come modello concettuale per verificare la dispersione degli Ipa
dalla cokerie verso il quartiere Tamburi. Ci interessano gli scarti e
non i valori assoluti". "Purtroppo l'Ilva - aggiunge - non ci aiuta in
questo senso e la centralina che monitora le cokerie è sottoposta a
trattamento intensivo di tipo protettivo tale da rendere impossibile
qualsiasi valutazione, come denunciato e come denunceremo ancora ad
Ispra''. L'unico senso di quelle strumentazioni, conclude Assennato, ''è
verificare i trend temporali e i trend spaziali. Il valore assoluto non
ha alcun significato: primo perché non è normato, secondo perché la
strumentazione non si sa nemmeno che cosa indichi visto che parliamo di
una serie di composti associati a polveri che sono ragionevolmente Ipa,
ma non è detto che lo siano''. (ANSA)
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