''E' il momento di lavorare insieme e
far riposare gli avvocati'': ''l'Ilva di Taranto non va
fermata'' - Le parole del Ministro Clini rilasciate al Sole24 ore sono parole, già sentite, e più e più volte. Che cosa dovevamo aspettarci?
Mentre un pullman carico di speranza, partito dal capoluogo jonico ha raggiunto Roma dove si attende l'importante incontro sul caso Taranto tra ministri istituzioni sindacati e confindustria, il ministro dell'Ambiente Clini è stato chiaro sul voler dare tutto il suo appoggio all'Ilva, nonostante lo stabilimento siderurgico sia stato messo sotto accusa dalle perizie epidemiologica e ambientale del gip Patrizia Todisco.
Per Clini infatti "“la situazione dell’Ilva di 10-15 anni fa era molto diversa da quella
attuale. Oggi si può dire che l’Ilva è uno stabilimento in cui è in atto
un processo di trasformazione della produzione per renderla adeguata
agli obiettivi nazionali e alle direttive europee. Il giudizio deve
tenere conto del lavoro fatto fino a oggi e dunque della possibilità
concreta che esiste di completare il percorso iniziato per rendere
l’impianto sostenibile”. Parole del ministro che non tengono conto evidentemente della relazione del Gip Patrizia Todisco che delinea una situazione epidemiologica e ambientale preoccupante. Soprattutto nel quartiere Tamburi, a ridosso della fabbrica, si registra un elevato numero di morti per cause derivanti dalle emissioni
industriali.
Ma di questo il Ministro Clini - dalle recenti parole - non sembra preoccupato.
Insomma cambia il ministro, ma le parole e la realtà ambientale e sanitaria qui a Taranto non mutano. Qualcosa però muta dentro di noi: i nostri geni. Grazie ministro!
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