giovedì 5 luglio 2012

L'atomica di Tamburrano, il re dei rifiuti

Inceneritore di Massafra, le opposizioni si spaccano e la maggioranza si affida al sindaco
Seduta-fiume sul raddoppio Appia Energy: alla fine è stato approvato un odg che consegna l'ultima parola a Tamburrano

Lontano mille miglia da una posizione unanime. È apparso così il Consiglio comunale di Massafra, riunitosi ieri mattina per discutere sul progetto di raddoppio della centrale termoelettrica. Le posizioni divergenti sul tema tra maggioranza ed opposizione e tra la stessa minoranza sono emerse in maniera forte nel corso della seduta, durante la quale sono stati presentati ben tre ordini del giorno. Alla fine è stato approvato a maggioranza (13 voti favorevoli e 6 contrari) il documento argomentato dal consigliere Fernando Pelillo a nome dei gruppi di maggioranza PdL, Ppt, IoSud, Massafra Cambia e del consigliere indipendente Luigi Convertino che, prendendo atto dell’ampio dibattito in corso ad ogni livello, delega e impegna il sindaco a seguire tutte le fasi che porteranno ad esprimere il parere definitivo, dopo la presentazione dell’importante documento sull’impatto sanitario esistente e sulle conseguenze che a quest’ultimo potranno derivare dalla presenza del nuovo impianto. Bocciati invece gli altri due ordini del giorno. Il primo è stato presentato dal consigliere Maurizio Baccaro (Sel), il quale chiesto al Consiglio di esprimere «parere negativo al rilascio delle autorizzazioni per l’impianto e di dare mandato al sindaco di trasmetterlo alla Conferenza dei Servizi; di chiedere all’Amministrazione di predisporre l’annullamento d’ufficio, in via di autotutela amministrativa, del parere favorevole espresso nella prima seduta della Conferenza dei servizi; di chiedere al sindaco di avviare una procedura di indagine con il coinvolgimento di Asl, Arpa e di tutti gli Enti preposti, mirata ad approfondire e individuare, con certezza, fonti e cause degli elevati valori di diossine e furani riscontrati all’interno del territorio comunale durante la campagna di monitoraggio 2009/2010, al fine di intervenire per tutelare la salute dei cittadini e di chiedere, in ogni caso, alla Provincia di Taranto la sospensione dell’iter autorizzativo in riferimento a questo nuovo impianto di combustione, nel Comune di Massafra, fino a completamento di tale procedura di indagine». Il gruppo del Pd e i consiglieri Giuseppe Cofano (Costituente di Centro) e Nicola Zanframundo (Udc) hanno invece presentato un ordine del giorno che riprende quello presentato dai consiglieri regionali di centrosinistra, relativo ad una moratoria in ordine al rilascio di nuove autorizzazioni o di ampliamento di impianti per il trattamento termico del Cdr, impegnando inoltre il sindaco a «farsi promotore verso la Provincia di Taranto di una iniziativa per bloccare i percorsi autorizzativi di tali impianti e, alla luce del parere tecnico negativo espresso dall’Arpa Puglia nella conferenza di servizi del 18 maggio, a farsi garante della salute dei cittadini». «Il sindaco – ha rimarcato il consigliere Michele Mazzarano – ha in mano le possibilità per fermare tutto». Tra gli intervenuti, dai banchi della maggioranza, Antonio De Giorgio si è chiesto a chi giova il raddoppio della centrale, Maurizio Ludovico si è soffermato sull’iter della Conferenza dei servizi e Pelillo ha espresso la sua posizione politica favorevole al raddoppio dell’impianto. A nulla è valso il suggerimento di Zanframundo, seguito da sospensione, di unificare i tre documenti presentati. Prima del voto, il sindaco Tamburrano ha affermato che la sua responsabilità continuerà ad essere massima nel prosieguo della Conferenza dei servizi. Al Consiglio non ha fatto mancare la propria presenza il Comitato per la corretta gestione dei rifiuti, costituito da cittadini, il quale continua a chiedere il ritiro dei pareri favorevoli del Comune e del Dipartimento di Prevenzione Asl e a dire “no” al raddoppio dell’inceneritore. In apertura, il presidente Pilolli ha dato lettura di un documento della Coldiretti di Taranto. Francesca Piccolo - CdG

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