L' Evento ( la presentazione del libro) è rimandato a data da destinarsi per motivi di salute dell'autore. L'iniziativa si svolgerà comunque: sarà questa occasione presentare la Rete dei Beni Comuni. Resta anche la cena popolare!
E' un'iniziativa itinerante, che nel tour regionale organizzato dalla Rete dei Beni Comuni si ferma anche a Taranto.Esattamente alle ore 20 di venerdì, Andrea Palladino presenterà il suo libro "I trafficanti" presso il Comitato di quartiere Città Vecchia di Taranto.
Il Libro: “Trafficanti. Sulle piste di veleni, armi, rifiuti”, edito da Laterza.
"Per parlare di beni comuni bisogna comprendere i meccanismi e le dinamiche politiche e/o malavitose (e i loro intrecci) che minacciano i beni comuni e che, di fatto, rappresentano un ostacolo a una gestione trasparente, efficace e partecipata" si legge nel sito della rete dei beni comuni.
Il libro di Palladino in effetti spiega e descrive molto bene cosa c'è dietro il traffico europeo di rifiuti. Rifiuti che diventano veri e propri veleni da disseminare nei territori più fragili, da affondare in fondo al mare. E questo spesso con la connivenza di importanti settori deviati dello Stato, imprenditori, esperti di marketing e della finanza. Il libro è il resoconto dettagliato di intricati casi irrisolti corredato e supportato da rivelazioni inedite di trafficanti e di collaboratori che vivono ancora oggi sotto copertura. Gli eventi narrati in questo libro sono stati inoltre spesso oggeto di inchieste da parte della magistratura, e nella maggior parte dei casi queste inchieste si sono concluse positivamente per le persone a diverso titolo coinvolte, con archiviazioni e assoluzioni.
Palladino si domanda ad esempio: che fine hanno fatto i 41 bidoni di diossina provenienti da Seveso?dove sono finite le scorie dell'Icmesa?
Il viaggio di Palladino parte proprio da Seveso per percorrere diverse tappe dei lunghi e misteriosi viaggi di veri e propri veleni, che quasi sempre hanno "un minimo comun denominatore": l'Africa.
Ed è l'Africa in cui si è conclusa tragicamente la vita di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ma anche l'Africa di un territorio che oggi conosciamo solo perchè laggiù è stata sequestrata la cooperante sarda Rossella Urru: le navi dei veleni cambiano rotta, prendono la via della terra del popolo Saharawi. Lontani abbastanza da occhi indiscreti.
Il libro di Palladino mostra uno "squarcio denso di dettagli su un vasto gruppo di trafficanti, che hanno stretto accordi per riempire il continente africano di rifiuti e armi".
"È una storia di crimini rimasti senza un colpevole. È la storia del
traffico europeo dei rifiuti, di chi è stato ucciso per averla
raccontata e di chi ha individuato la ragnatela tessuta dalla malavita e
il ruolo che ha giocato la politica. Protagonista è l'Italia, diventata
una gigantesca piattaforma logistica di veleni."
L'autore
Andrea Palladino, giornalista e documentarista, ha vissuto a lungo in
America Latina, occupandosi di diritti umani, comunicazione e cultura
popolare. Ha realizzato inchieste sulle ecomafie e sulla criminalità
organizzata per "il manifesto", "Il Messaggero", "l'Unità", "Diario" e
il sito web tedesco stern.de. Ha pubblicato: Evelina e Marcelino (con altri autori, Sensibili alle foglie 1995), racconto sulla vita dei bambini di strada brasiliani; Bandiera nera. Le navi dei veleni (manifestolibri 2010); Die Müllmafia: Das kriminelle Netzwerk in Europa (con S. Mattioli, Herbig 2011), inchiesta sull'intreccio tra le mafie italiane e le organizzazioni criminali europee per la gestione delle scorie industriali.
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