Sit-in di protesta davanti all'Eni di Taranto
Si è tenuto questa mattina, davanti alla raffineria Eni di Taranto, il sit-in di protesta della CGIL di Taranto. Il sindacato aveva già annunciato 8 ore di sciopero per operai e chimici.
Secondo l'azienda, l'attività va spostata in una sede più
economicamente conveniente. La raffineria tarantina diventerebbe così
solo un deposito, con conseguenti esuberi e tagli al personale, che vive
già una situazione difficile per via della recessione economica.
Domani è previsto un corteo a Roma sulla situazione di Taranto: gli organizzatori prevedono circa 2mila persone,
che, dopo aver raggiunto la capitale, sfileranno per richiedere
maggiore sensibilità da parte delle istituzioni sulle varie vertenze che
gravano sul capoluogo jonico.
Taranto non è solo l'Ilva:
pur restando la vertenza più grave, c'è Eni (che starebbe pensando di
trasferire gran parte della produzione all'estero), e la situazione dei
call center in bilico. Proprio di questi giorni è poi la denuncia degli
operatori degli asili nido, che non percepiscono lo stipendio da diversi
mesi.
Al corteo di Roma dovrebbe intervenire
anche Susanna Camusso. I tarantini partiranno da Piazzale dei partigiani
e percorreranno le vie principali della capitale fino a Piazza S.
Giovanni. Il termine previsto per il corteo è fissato per le ore 12,30. (InfoOggi)
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