mercoledì 1 ottobre 2014

La polvere del tempo immobile

PeaceLink prosegue il monitoraggio dell’aria tarantina: ecco i nuovi dati choc

Oltre alle lamentele e alle proteste contro le industrie e contro le politiche per nulla di welfare dello Stato nei confronti dei cittadini tarantini, a Taranto c’è chi fa sul serio con precise e quotidiane rilevazioni eseguite grazie all’utilizzo di strumenti certificati CE, grazie ai quali si ottengono dati certi e reali.
Anche stamattina Alessandro Marescotti di PeaceLink ha effettuato il monitoraggio dell’aria tarantina e anche oggi sono emersi dati incredibili.
Come si vede nel grafico realizzato dallo stesso Marescotti, la mattina è il momento di picco degli IPA (Idrocarburi Policicli Aromatici dannosi per l’uomo), dovuto al raffreddamento e alla ricaduta al suolo delle emissioni notturne. Nello stesso grafico si evidenzia soprattutto la clamorosa e allarmante differenza tra i dati relativi alla media IPA nel quartiere Tamburi rilevati nell’anno 2009-’10 (20 ng/m3) e quelli rilevati stamattina (104 ng/m3 !). In pratica, la situazione, nonostante proteste, attenzione nazionale, sit-in, morti ammalati, morti di lavoro… peggiora!

Ieri è andato pure in onda il servizio a “Striscia la notizia” (clicca qui per vederlo) che ha ulteriormente evidenziato e testimoniato l’incredibile situazione di invivibilità cui sono costretti gli abitanti della città di Taranto. Fabio e Mingo, recandosi presso l’abitazione di una signora che abita in un appartamento del quartiere Tamburi (distante pochissimi km dall’Ilva), hanno raccolto la “polvere nera” accumulatasi nel balcone, hanno avvicinato una calamita a quella “polvere” che magicamente veniva attirata dalla calamita. Cosa vuol dire questo? Che trattasi non di polvere ma di.. metallo che viene sistematicamente e quotidianamente respirato da donne, uomini e bambini!
Chissà se i “ciechi” continueranno a non vedere ciò che è ormai davanti agli occhi di tutti e chissà come lo Stato italiano cercherà di difendersi di fronte alla Corte di Giustizia dell’UE quando verrà chiamata di fronte alle proprie responsabilità.

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