Nel pomeriggio di oggi 30 Settembre 2014 c’è stata la sentenza nei confronti di Roberto Aprile, componente dell’Esecutivo nazionale della Confedarazione Cobas e referente provinciale di Brindisi, insieme ad altri 28 disoccupati per le manifestazioni davanti alla Monteco l’1 ed il 2 Marzo del 2011.
I fatti sono riferiti alle mobilitazioni svoltesi nel lontano 2011 a seguito delle quali con l'”Operazione Escalation” Bobo Aprile e altri disoccupati del Comitato promotore le manifestazioni vennero arrestati dalal DIGOS.
Roberto Aprile ha avuto la condanna maggiore, 10 mesi , il resto 8, 7, 5, mesi.
Una condanna esemplare che vuole rappresentare un monito a chi vuole protestare per i propri diritti. Invece di condannare la Monteco per le assunzioni irregolari e clientelari effettuate in quei mesi, provenienti da Campi Salentina , si condanna chi si è opposto a questo scempio.
Le nostre denunce agli Enti Preposti per tante irregolarità sul problema della sicurezza dei mezzi Monteco, per la situazione negli ambienti di lavoro, invece, non sono mai arrivate a buon fine.
Così come i tanti processi per tumore dovuti all’amianto e per gli impianti nocivi degli impianti industriali non hanno mai trovato un colpevole da parte della magistratura , che li ha sempre assolti.
Chi ammazza viene assolto e chi lotta contro la fame per lavorare come precario per qualche mese viene condannato.
Il vero significato di questa condanna è quello di lanciare un messaggio alla intera popolazione di non protestare per nessun motivo , altrimenti si può essere condannati come è accaduto per quelli che hanno bloccato la Monteco.
Vogliamo ricordare che la lotta per far lavorare cittadini brindisini il Sindacato Cobas l’aveva già vinta nel 2011.
L’allora Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti chiese e ottenne dalla Monteco che i cosiddetti precari dovevano essere assunti nel territorio. Una clausola di salvaguardia occupazionale che venne adirittura inserita nel capitolato d’appalto.
All’uscita del tribunale dopo i diversi commenti sulla sentenza i presenti hanno deciso di riunirsi per Venerdì 3 Ottobre alle ore 18,00 presso la sede Cobas di via Appia , 64.
La proposta è quella di organizzare una grande manifestazione cittadina per il diritto al lavoro, ad un ambiente bonificato, alla possibilità di mettere un piatto in tavola a mezzogiorno per i propri figli.
Una condanna esemplare che vuole rappresentare un monito a chi vuole protestare per i propri diritti. Invece di condannare la Monteco per le assunzioni irregolari e clientelari effettuate in quei mesi, provenienti da Campi Salentina , si condanna chi si è opposto a questo scempio.
Le nostre denunce agli Enti Preposti per tante irregolarità sul problema della sicurezza dei mezzi Monteco, per la situazione negli ambienti di lavoro, invece, non sono mai arrivate a buon fine.
Così come i tanti processi per tumore dovuti all’amianto e per gli impianti nocivi degli impianti industriali non hanno mai trovato un colpevole da parte della magistratura , che li ha sempre assolti.
Chi ammazza viene assolto e chi lotta contro la fame per lavorare come precario per qualche mese viene condannato.
Il vero significato di questa condanna è quello di lanciare un messaggio alla intera popolazione di non protestare per nessun motivo , altrimenti si può essere condannati come è accaduto per quelli che hanno bloccato la Monteco.
Vogliamo ricordare che la lotta per far lavorare cittadini brindisini il Sindacato Cobas l’aveva già vinta nel 2011.
L’allora Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti chiese e ottenne dalla Monteco che i cosiddetti precari dovevano essere assunti nel territorio. Una clausola di salvaguardia occupazionale che venne adirittura inserita nel capitolato d’appalto.
All’uscita del tribunale dopo i diversi commenti sulla sentenza i presenti hanno deciso di riunirsi per Venerdì 3 Ottobre alle ore 18,00 presso la sede Cobas di via Appia , 64.
La proposta è quella di organizzare una grande manifestazione cittadina per il diritto al lavoro, ad un ambiente bonificato, alla possibilità di mettere un piatto in tavola a mezzogiorno per i propri figli.
Brindisi 30.09.2014
Confederazione Cobas
Confederazione Cobas
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