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Ecco la delibera del 2011:
Dismissioni, lo Stato mette in vendita palazzi e conventi. Obiettivo 11 milioni di euro
Lo Stato ci riprova. Dall'ex Casa del Fascio di Caravaggio (Bergamo) all'ex Birreria della Caserma Mameli a Bologna sono 15 i beni statali messi in vendita dall'Agenzia del Demanio con il secondo Bando Unico del 2014. Obiettivo è incassare almeno 11 milioni di euro guardando soprattutto al mercato retail.
Un bando, questo, considerato all'Agenzia del Demanio una sorta di banco di prova per riavviare le annunciate dismissioni. Lo scorso bando, infatti, non è andato bene come si sperava. L’obiettivo del governo è ora riuscire a raggiungere il target di dismissioni di immobili contenuti nell’ultima legge di Stabilità e cioè per il triennio 2014/16 almeno 500 milioni di euro l’anno. Una cifra ancora molto lontana, ma l'Agenzia, guidata da Stefano Scalera, con questo nuovo bando prova a fare un primo passo per portare a casa quanti più soldi possibili. Sicuramente entro l’anno ci sarà qualche altro bando, fanno sapere a Il Ghirlandaio dall’Agenzia del Demanio ma molto probabilmente non basterà a raggiungere la soglia sperata.
Gli immobili che fanno parte di questo primo lotto, che resterà in offerta fino al 29 settembre, sono tra i più vari: appartamenti, uffici, palazzetti storici, ex conventi, terreni ed ex aree militari. Il pezzo più a buon mercato è una ex caserma a Mora (Imperia), per un paio di fabbricati e il terreno annesso la base d'asta è 430mila euro. Per poco di più (494mila curo) è possibile presentare un'offerta per un edificio intero (15 appartamenti) in una zona centrale di Trieste. L'immobile più costoso inserito nel bando è nella periferia sud di Verona, vicino alla zona artigianale. Nel dettaglio, si tratta di un'area di 3mila metri e di un capannone con un valore di base d'asta fissato a 1,42 milioni.
In Veneto si trova anche l'ex base missilistica di Ceneselli (Rovigo), chi acquista dovrà farsi carico della bonifica dei terreni e della rimozione dei beni mobili abbandonati dai militari sul terreno. In totale l'area è grande poco più di 8 ettari e comprende 42 fabbricati. Il prezzo di partenza per aggiudicarselo è 1,35 milioni. Al Demanio, vista la taglia e la tipologia degli immobili, confidano molto sul mercato retail puntando sul pregio storico architettonico di alcuni beni. A Firenze e a Spoleto, per esempio, finiscono in asta due palazzine ad uso ufficio.
Destinata ad uso ufficio anche una porzione di un immobile del Comune di Reggio Emilia che precedentemente ospitava la ex Amministrazione di Poste e Telegrafi mentre a Caravaggio (Bergamo) è prevista la vendita all'incanto dell'ex Casa del Fascio (tre piani per un totale di oltre 1.200 metri di superficie). Un capitolo a sé fa l'elenco degli immobili inseriti nel progetto Valore Paese-Dimore. L'intento dell'operazione è valorizzare castelli, conventi e strutture di pregio creando un modello integrato di ospitalità e attività culturali con la collaborazione delle amministrazioni locali. Non a caso il progetto, oltre al Demanio, vede coinvolti Invitalia, Anci (Associazione dei comuni), Ministero dei beni Culturali e Cassa Depositi e Prestiti. In tutto sono circa 200 gli immobili individuati e inseriti nel portafoglio del progetto Valore Paese-Dimore. Il valore aggiunto agli occhi degli investitori dovrebbe essere il corredo di “strumenti tecnici normativi e finanziari” riservato a questo genere di beni.
Tradotto, vuol dire un percorso agevolato per la conversione in strutture turistiche e ricettive. E quanto previsto per il Forte Pianelloni (850 mila euro) a Lerici (La Spezia), un'ex fortificazione con tanto di terreni e antica cinta muraria, , l'edificio storico denominato 'Casa Nappi' vicino al Santuario Mariano di Loreto (Ancona) (511 mila euro), un palazzetto storico nei pressi del santuario mariano di Loreto (Ancona), e l'ex convento seicentesco di San Domenico Maggiore Monteoliveto (921 mila euro) nella città vecchia di Taranto. Nel caso di questi due ultimi immobili, però, qualcosa non ha funzionato. Tornano in asta dopo essere rimasti invenduti in occasione del precedente bando dello scorso marzo.
Tutti i soggetti interessati potranno partecipare alla gara, che prevede offerte segrete e vincolanti, presentando un'offerta economica corredata della documentazione necessaria entro le ore 16 del 29 settembre 2014. Sempre in un'ottica di ottimizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato, l'Agenzia del Demanio prosegue con la dismissione dei beni con un valore di base d'asta inferiore ai 400mila euro. (ilghirlandaio)
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