venerdì 11 luglio 2014

Sindacati? Chi sono costoro?

Dopo il fallimento dello sciopero di ieri, indetto dai sindacati e andato deserto, gli stessi trovano spazio nelle pagine in rete degli amici PD per far finta di lamentarsi e "smascherare" l'ennesimo decreto che è sempre stato chiaro fin dall'inizio: un bel tappo per tenere a bada la falla e cercare di svendere la barca che affonda a chiunque la prenda! 
E servivano tutte quelle bandiere che ormai nessuno più sventola per accorgersene?
Senza contare che " i soldi sequestrati dalla Procura di Milano ai Riva circa 2 mld non sarà possibile utilizzarli e di certo il Tar darà ragione ai Riva sull'uso dei 2 mld. Soldi sequestrati per reati diversi da quelli ambientali e comunque di proprietà una parte di società del deceduto Emilio Riva e in parte di suo fratello Adriano, che non c'entra nulla con Ilva. Infine questi soldi potrebbero essere usati solo dopo l'aumento di capitale riservato ai soci e poi a investitori esterni. Il Governo sa tutto questo ma meglio far finta che non esista e procedere in decreti che poi la magistratura amministrativa ne annullerà gli effetti" (E.V.).
E intanto l'Ilva anche oggi sloppa alla grande!

Ilva. Dopo decreto delusione dei sindacati a Taranto

Grossa delusione nei sindacati metalmeccanici a Taranto all'indomani dello sciopero all'Ilva (ieri quattro ore alla fine del primo e secondo turno) e dopo il decreto legge varato ieri sera dal Consiglio dei ministri sull'azienda siderurgica. I sindacati giudicano molto parziale e inadeguato, rispetto ai problemi, il fatto di aver previsto, nella norma, solo la prededuzione del prestito ponte e cancellato, rispetto alla bozza iniziale, sia l'uso dei fondi sequestrati ai Riva dalla Procura di Milano per reati fiscali e valutari, sia l'istituzione di un commissario ambientale al posto del sub commissario.
Di Edo Ronchi si era parlato come possibile commissario ambientale dell'Ilva dopo essere stato sub commissario con Enrico Bondi. Inoltre più parti, da Legambiente nazionale al presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, si erano detti favorevoli a questa ipotesi. Invece ora Edo Ronchi è orientato a considerare chiusa definitivamente la sua esperienza all'Ilva. A fargli propendere per l'abbandono, stando a quanto si apprende, il fatto che il decreto varato ieri sera non preveda più la nuova figura del commissario ambientale, dotato di poteri specifici, anche di spesa, e mantiene invece l'attuale figura del sub commissario introdotta dalla legge 89 del 2013. A ciò si aggiunga la rimodulazione della tempistica degli interventi ambientali. Il fatto che il decreto dica che entro il 30 giugno 2015 vada attuato l'80% delle prescrizioni in scadenza a quella data, significherebbe infatti far saltare le date intermedie contenute nel piano ambientale approvato dal Governo a marzo con un Dpcm. Ci sarebbe quindi un ulteriore allungamento dei tempi, anche se la conclusione di tutti gli interventi resta confermata ai primi di agosto de 2016, ovvero 36 mesi dopo la legge 89 del 2013. 
Molto critici sono anche i sindacati metalmeccanici, i quali, dopo l'annuncio del premier Matteo Renzi (#lavoltabuona), si attendevano un decreto imperniato su tre punti. Invece alla fine si ritrovano, dicono i sindacalisti, con un testo che salva solo una delle cose annunciate, ovvero la possibilità di applicare la prededuzione ai finanziamenti che l'Ilva chiederà alle banche. In questo modo, la liquidità che gli istituti di credito erogheranno prossimamente all'azienda sarà garantita in termini di restituzione qualora l'Ilva dovesse fallire. «Non ci siamo - commenta Marco Bentivogli, segretario nazionale della Fim Cisl -non è questo il provvedimento che serve all'Ilva. C'è bisogno di un rilancio dell'azienda, partendo dall'applicazione del piano ambientale. Invece - osserva Bentivogli - ci ritroviamo con un provvedimento che, bene che vada, permetterà solo di gestire i prossimi mesi, consentendo probabilmente di pagare stipendi ai dipendenti e lavori delle imprese. Il Governo mostra di navigare a vista, delegando i problemi e le scelte a chi comprerà tra qualche tempo l'azienda. Ormai è chiaro: il cambio del commissario è stato fatto solo per
accelerare la vendita dell'Ilva». «Il ricorso alla prededucibilità - si legge nella relazione che accompagna il dl - è volto a facilitare la concessione del finanziamento e si giustifica in ragione degli interessi di carattere generale che si intendono perseguire, in particolare il risanamento ambientale e la continuità e valorizzazione dell'impresa. Il raggiungimento di tali obiettivi giustifica la compressione dei diritti particolari dei creditori, la cui possibilità di soddisfacimento è, in ogni caso, rafforzata dalla continuità dell'esercizio di attività d'impresa. Il modello dell'attestazione preventiva, rispetto al momento in cui l'impresa commissariata individua il finanziatore e il finanziamento, assicura che la prededucibilità - si legge ancora nella relazione - rimanga circoscritta al raggiungimento degli interessi superiori di cui si è detto. Esso - si specifica - è stato mutuato dall'articolo 182-quinquies della legge fallimentare, sostituendo al tribunale il ministro competente in ragione dello scopo del finanziamento». A prescindere dalla predisposizione dei piani ambientale e di tutela sanitaria e industriale, è previsto, recita sempre il decreto sull'Ilva, che «l'impresa commissariata possa contrarre finanziamenti prededucibili a norma dell'articolo 111 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267».
Cosa prevede il decreto
Il Consiglio dei ministri nella riunione di ieri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e dei Ministri dell`Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il decreto legge recante« misure urgenti per la realizzazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria per le imprese sottoposte a commissariamento straordinario».
«Il decreto legge - ha spiegato palazzo Chigi nel comunicato finale sulla riunione del Governo- ha la finalità di assicurare, con particolare riferimento alla società ILVA S.p.a., la continuità produttiva ed occupazionale e il contestuale rispetto delle norme ambientali e sanitarie, in considerazione del fatto che si tratta di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale».
Il decreto precisa la tempistica di attuazione delle prescrizioni dell`autorizzazione integrata ambientale e del Piano ambientale dell`Ilva. Sono previste due scadenze generali: entro il 31 luglio 2015 dovranno essere realizzati gli adempimenti scadenti a quella data, nella misura minima dell`ottanta per cento; entro il 5 agosto 2016 dovranno essere completati gli interventi ambientali. Dovrà comunque essere rispettato il termine già fissato dell`8 marzo 2016 per l`applicazione della decisione della Commissione 2012/135/Ue del 28 febbraio 2012, relativa alle migliori tecniche disponibili (BAT). Infine si prevede che il commissario straordinario presenti entro la fine del 2015 al ministro per l`Ambiente e all`Ispra una relazione sullo stato di attuazione del piano ambientale.
Si prevede inoltre nel dettaglio l`aggiornamento delle tempistiche della messa fuori produzione della Batteria 11 e dell`Altoforno 5 per renderle compatibili con il rientro in esercizio degli impianti attualmente ancora fermi, al fine di garantire la continuità produttiva nel rispetto della normativa ambientale.  Infine si prevede che, a prescindere dai piani industriale e di tutela sanitaria ed ambientale, l`impresa commissariata possa contrarre finanziamenti, prededucibili a norma dell`articolo 111 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267.
La prededucibilità è ammessa solo qualora i predetti finanziamenti siano funzionali all`attuazione del piano ambientale ovvero alla continuazione dell`esercizio dell`impresa e alla gestione del relativo patrimonio ed è subordinata all`attestazione del Ministro dell`Ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentito il Ministro dello sviluppo economico, ovvero di quest`ultimo sentito il primo, secondo la destinazione del finanziamento richiesto.  Il ricorso alla prededucibilità è volto a facilitare la concessione del finanziamento e si giustifica in ragione degli interessi di carattere generale che si intendono perseguire, in particolare il risanamento ambientale e la continuità e valorizzazione dell`impresa. (Dazebao)

Per capire cosa contino i sindacati oggi all'Ilva ecco il reportage del fallimento dello sciopero di ieri, indetto dai sindacati e documentato dai Cittadini e lavoratori liberi e pensanti:


"Chi semina vento raccoglie tempesta.
Ecco 2 scatti riguardanti il presidio dei sindacati confederali #Ilva di #Taranto.
Questo il risultato. Presenti al presidio Fim Fiom e Uilm circa 100 unità alla portineria "D" compresi i 90 delegati. Troppe le assenze nei momenti importanti, troppe le balle raccontate nel tempo.
Una storia recente fatta di collusione, silenzi, coperture all,azienda,accordi bufale e una imperdonabile NEGAZIONE DELLA REALTÀ' RIGUARDO LA SALUTE DEGLI OPERAI IN PRIMIS. Uno sciopero senza blocco della produzione non è uno sciopero" (
Cittadini e lavoratori liberi e pensanti)

Questo il comunicato stampa inviato dai Cittadini e lavoratori liberi e pensanti:

Signor Bentivogli, segretario di un sindacato al quale credono sempre meno lavoratori; le scriviamo perché siamo convinti che non dovrebbe scaricare sugli altri il suo fallimento e il fallimento del sindacato confederale palesato per l'ennesima volta con l'ultimo sciopero. Nonostante i vostri tentativi di camuffare la realtà, non potete nascondere le immagini e le testimonianze: poche decine di lavoratori hanno incrociato le braccia.
Un sindacato serio dovrebbe trarre linfa ed energia dalla partecipazione dei lavoratori e, quando essa viene a mancare, dovrebbe fermarsi un attimo; riflettere; fare autocritica. E invece proprio lei, tra i promotori di una iniziativa così fallimentare, si carica di nuova arroganza e punta l'indice contro il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. Probabilmente lo fa solo per distogliere l'attenzione dal risultato disastroso, per tentare di nascondere sotto il tappeto l'ultimo pastrocchio (e quanto è lunga la lista...).
Immagina così che nel caos non si senta il tonfo tanto del sindacato confederale quanto suo personale. Ma noi non glielo permetteremo e useremo queste poche righe per sottolineare, per l'ennesima volta, quei due-tre concetti che proprio non vogliono entrarvi in testa. I Liberi e Pensanti conoscono bene l’opinione dei lavoratori sul sindacato. Per tale ragione possiamo asserire che non è stato difficile convincerli a non aderire a questa ennesima farsa. Noi non esultiamo di fronte alla disgregazione sindacale ma vi invitiamo ancora una volta a chiedere insieme a noi la chiusura dello stabilimento metalmeccanico (di siderurgico ha solo il nome e i veleni), che genera morte e disoccupazione, e le bonifiche con l'impiego dei lavoratori dell'ilva. Noi non giochiamo con le parole e con la coerenza, quei “giochetti” piacciono solo a voi e ai vostri compari politici.
Piuttosto Bentivogli, con la bella barzelletta raccontata nel suo ultimo comunicato, descrive un fallimento come successo e rassicura tutti che il fine era quello di agevolare l’ottenimento del prestito ponte e lo sblocco dei capitali nei conti svizzeri. Ha "dimenticato", però, un’altra questione DECANTATA sul comunicato di sciopero, ma come al solito, citata solo per propaganda: LA SALUTE! Che risposte avete avuto dopo lo sciopero? Sui bambini di Taranto e l’incidenza dei tumori che risposte avete ottenuto lei e i suoi colleghi?
Stia sereno signor Bentivogli! Siamo certi che la maggior parte dei lavoratori non ha aderito al vostro FLOP perché NON CREDE IN VOI, non certo per causa nostra. Invece di pensare ai Liberi e Pensanti e a buttarla in bagarre su tv e giornali, raccontate agli operai quali risultati avete ottenuto. I bambini sono figli di ogni famiglia di questo territorio, a prescindere dal colore e dallo stato sociale. Tale problema riguarda tutti e VA AFFRONTATO DA TUTTI. O i figli dei sindacalisti sono immuni?
La rovina dell’Italia siete voi!! Lo abbiamo detto il 2 agosto 2012, lo ribadiamo oggi.
S
e i lavoratori sono disuniti e allo sbando, la colpa è solo vostra.

Nessun commento: