E servivano tutte quelle bandiere che ormai nessuno più sventola per accorgersene?
Senza contare che " i soldi sequestrati dalla Procura di Milano ai Riva circa 2 mld non sarà possibile utilizzarli e di certo il Tar darà ragione ai Riva sull'uso dei 2 mld. Soldi sequestrati per reati diversi da quelli ambientali e comunque di proprietà una parte di società del deceduto Emilio Riva e in parte di suo fratello Adriano, che non c'entra nulla con Ilva. Infine questi soldi potrebbero essere usati solo dopo l'aumento di capitale riservato ai soci e poi a investitori esterni. Il Governo sa tutto questo ma meglio far finta che non esista e procedere in decreti che poi la magistratura amministrativa ne annullerà gli effetti" (E.V.).
E intanto l'Ilva anche oggi sloppa alla grande!
Ilva. Dopo decreto delusione dei sindacati a Taranto
Grossa delusione nei sindacati metalmeccanici a Taranto all'indomani dello sciopero all'Ilva (ieri quattro ore alla fine del primo e secondo turno) e dopo il decreto legge varato ieri sera dal Consiglio dei ministri sull'azienda siderurgica. I sindacati giudicano molto parziale e inadeguato, rispetto ai problemi, il fatto di aver previsto, nella norma, solo la prededuzione del prestito ponte e cancellato, rispetto alla bozza iniziale, sia l'uso dei fondi sequestrati ai Riva dalla Procura di Milano per reati fiscali e valutari, sia l'istituzione di un commissario ambientale al posto del sub commissario.
Di Edo Ronchi si era parlato
come possibile commissario ambientale dell'Ilva dopo essere stato sub
commissario con Enrico Bondi. Inoltre più parti, da Legambiente
nazionale al presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete
Realacci, si erano detti favorevoli a questa ipotesi. Invece ora Edo
Ronchi è orientato a considerare chiusa definitivamente la sua
esperienza all'Ilva. A fargli propendere per l'abbandono, stando a
quanto si apprende, il fatto che il decreto varato ieri sera non preveda
più la nuova figura del commissario ambientale, dotato di poteri
specifici, anche di spesa, e mantiene invece l'attuale figura del sub
commissario introdotta dalla legge 89 del 2013. A ciò si aggiunga la
rimodulazione della tempistica degli interventi ambientali. Il fatto che
il decreto dica che entro il 30 giugno 2015 vada attuato l'80% delle
prescrizioni in scadenza a quella data, significherebbe infatti far
saltare le date intermedie contenute nel piano ambientale approvato dal
Governo a marzo con un Dpcm. Ci sarebbe quindi un ulteriore allungamento
dei tempi, anche se la conclusione di tutti gli interventi resta
confermata ai primi di agosto de 2016, ovvero 36 mesi dopo la legge 89
del 2013.
Molto critici sono anche i
sindacati metalmeccanici, i quali, dopo l'annuncio del premier Matteo
Renzi (#lavoltabuona), si attendevano un decreto imperniato su tre
punti. Invece alla fine si ritrovano, dicono i sindacalisti, con un
testo che salva solo una delle cose annunciate, ovvero la possibilità di
applicare la prededuzione ai finanziamenti che l'Ilva chiederà alle
banche. In questo modo, la liquidità che gli istituti di credito
erogheranno prossimamente all'azienda sarà garantita in termini di
restituzione qualora l'Ilva dovesse fallire. «Non ci siamo - commenta
Marco Bentivogli, segretario nazionale della Fim Cisl -non è questo il
provvedimento che serve all'Ilva. C'è bisogno di un rilancio
dell'azienda, partendo dall'applicazione del piano ambientale. Invece -
osserva Bentivogli - ci ritroviamo con un provvedimento che, bene che
vada, permetterà solo di gestire i prossimi mesi, consentendo
probabilmente di pagare stipendi ai dipendenti e lavori delle imprese.
Il Governo mostra di navigare a vista, delegando i problemi e le scelte a
chi comprerà tra qualche tempo l'azienda. Ormai è chiaro: il cambio del
commissario è stato fatto solo per
accelerare la vendita
dell'Ilva». «Il ricorso alla prededucibilità - si legge nella relazione
che accompagna il dl - è volto a facilitare la concessione del
finanziamento e si giustifica in ragione degli interessi di carattere
generale che si intendono perseguire, in particolare il risanamento
ambientale e la continuità e valorizzazione dell'impresa. Il
raggiungimento di tali obiettivi giustifica la compressione dei diritti
particolari dei creditori, la cui possibilità di soddisfacimento è, in
ogni caso, rafforzata dalla continuità dell'esercizio di attività
d'impresa. Il modello dell'attestazione preventiva, rispetto al momento
in cui l'impresa commissariata individua il finanziatore e il
finanziamento, assicura che la prededucibilità - si legge ancora nella
relazione - rimanga circoscritta al raggiungimento degli interessi
superiori di cui si è detto. Esso - si specifica - è stato mutuato
dall'articolo 182-quinquies della legge fallimentare, sostituendo al
tribunale il ministro competente in ragione dello scopo del
finanziamento». A prescindere dalla predisposizione dei piani ambientale
e di tutela sanitaria e industriale, è previsto, recita sempre il
decreto sull'Ilva, che «l'impresa commissariata possa contrarre
finanziamenti prededucibili a norma dell'articolo 111 del regio decreto
16 marzo 1942, n. 267».
Cosa prevede il decreto
Il Consiglio dei ministri nella riunione di ieri ha
approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e dei Ministri
dell`Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca
Galletti, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il decreto legge
recante« misure urgenti per la realizzazione del piano delle misure e
delle attività di tutela ambientale e sanitaria per le imprese
sottoposte a commissariamento straordinario».
«Il decreto legge - ha spiegato palazzo Chigi nel
comunicato finale sulla riunione del Governo- ha la finalità di
assicurare, con particolare riferimento alla società ILVA S.p.a., la
continuità produttiva ed occupazionale e il contestuale rispetto delle
norme ambientali e sanitarie, in considerazione del fatto che si tratta
di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale».
Il decreto precisa la tempistica di attuazione delle
prescrizioni dell`autorizzazione integrata ambientale e del Piano
ambientale dell`Ilva. Sono previste due scadenze generali: entro il 31
luglio 2015 dovranno essere realizzati gli adempimenti scadenti a quella
data, nella misura minima dell`ottanta per cento; entro il 5 agosto
2016 dovranno essere completati gli interventi ambientali. Dovrà
comunque essere rispettato il termine già fissato dell`8 marzo 2016 per
l`applicazione della decisione della Commissione 2012/135/Ue del 28
febbraio 2012, relativa alle migliori tecniche disponibili (BAT). Infine
si prevede che il commissario straordinario presenti entro la fine del
2015 al ministro per l`Ambiente e all`Ispra una relazione sullo stato di
attuazione del piano ambientale.
Si prevede inoltre nel dettaglio l`aggiornamento delle
tempistiche della messa fuori produzione della Batteria 11 e
dell`Altoforno 5 per renderle compatibili con il rientro in esercizio
degli impianti attualmente ancora fermi, al fine di garantire la
continuità produttiva nel rispetto della normativa ambientale. Infine
si prevede che, a prescindere dai piani industriale e di tutela
sanitaria ed ambientale, l`impresa commissariata possa contrarre
finanziamenti, prededucibili a norma dell`articolo 111 del regio decreto
16 marzo 1942, n. 267.
La prededucibilità è ammessa solo qualora i predetti
finanziamenti siano funzionali all`attuazione del piano ambientale
ovvero alla continuazione dell`esercizio dell`impresa e alla gestione
del relativo patrimonio ed è subordinata all`attestazione del Ministro
dell`Ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentito il
Ministro dello sviluppo economico, ovvero di quest`ultimo sentito il
primo, secondo la destinazione del finanziamento richiesto. Il ricorso
alla prededucibilità è volto a facilitare la concessione del
finanziamento e si giustifica in ragione degli interessi di carattere
generale che si intendono perseguire, in particolare il risanamento
ambientale e la continuità e valorizzazione dell`impresa. (Dazebao)
Per capire cosa contino i sindacati oggi all'Ilva ecco il reportage del fallimento dello sciopero di ieri, indetto dai sindacati e documentato dai Cittadini e lavoratori liberi e pensanti:
"Chi semina vento raccoglie tempesta.
Ecco 2 scatti riguardanti il presidio dei sindacati confederali #Ilva di #Taranto.
Questo il risultato. Presenti al presidio Fim Fiom e Uilm circa 100 unità alla portineria "D" compresi i 90 delegati. Troppe le assenze nei momenti importanti, troppe le balle raccontate nel tempo.
Una storia recente fatta di collusione, silenzi, coperture all,azienda,accordi bufale e una imperdonabile NEGAZIONE DELLA REALTÀ' RIGUARDO LA SALUTE DEGLI OPERAI IN PRIMIS. Uno sciopero senza blocco della produzione non è uno sciopero" (Cittadini e lavoratori liberi e pensanti)
Questo il comunicato stampa inviato dai Cittadini e lavoratori liberi e pensanti:
Per capire cosa contino i sindacati oggi all'Ilva ecco il reportage del fallimento dello sciopero di ieri, indetto dai sindacati e documentato dai Cittadini e lavoratori liberi e pensanti:
"Chi semina vento raccoglie tempesta.
Ecco 2 scatti riguardanti il presidio dei sindacati confederali #Ilva di #Taranto.
Questo il risultato. Presenti al presidio Fim Fiom e Uilm circa 100 unità alla portineria "D" compresi i 90 delegati. Troppe le assenze nei momenti importanti, troppe le balle raccontate nel tempo.
Una storia recente fatta di collusione, silenzi, coperture all,azienda,accordi bufale e una imperdonabile NEGAZIONE DELLA REALTÀ' RIGUARDO LA SALUTE DEGLI OPERAI IN PRIMIS. Uno sciopero senza blocco della produzione non è uno sciopero" (Cittadini e lavoratori liberi e pensanti)
Questo il comunicato stampa inviato dai Cittadini e lavoratori liberi e pensanti:
Signor Bentivogli, segretario di un sindacato al quale credono sempre meno lavoratori; le scriviamo perché siamo convinti che non dovrebbe scaricare sugli altri il suo fallimento e il fallimento del sindacato confederale palesato per l'ennesima volta con l'ultimo sciopero. Nonostante i vostri tentativi di camuffare la realtà, non potete nascondere le immagini e le testimonianze: poche decine di lavoratori hanno incrociato le braccia.
Un sindacato serio dovrebbe trarre linfa ed energia dalla partecipazione dei lavoratori e, quando essa viene a mancare, dovrebbe fermarsi un attimo; riflettere; fare autocritica. E invece proprio lei, tra i promotori di una iniziativa così fallimentare, si carica di nuova arroganza e punta l'indice contro il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. Probabilmente lo fa solo per distogliere l'attenzione dal risultato disastroso, per tentare di nascondere sotto il tappeto l'ultimo pastrocchio (e quanto è lunga la lista...).
Immagina così che nel caos non si senta il tonfo tanto del sindacato confederale quanto suo personale. Ma noi non glielo permetteremo e useremo queste poche righe per sottolineare, per l'ennesima volta, quei due-tre concetti che proprio non vogliono entrarvi in testa. I Liberi e Pensanti conoscono bene l’opinione dei lavoratori sul sindacato. Per tale ragione possiamo asserire che non è stato difficile convincerli a non aderire a questa ennesima farsa. Noi non esultiamo di fronte alla disgregazione sindacale ma vi invitiamo ancora una volta a chiedere insieme a noi la chiusura dello stabilimento metalmeccanico (di siderurgico ha solo il nome e i veleni), che genera morte e disoccupazione, e le bonifiche con l'impiego dei lavoratori dell'ilva. Noi non giochiamo con le parole e con la coerenza, quei “giochetti” piacciono solo a voi e ai vostri compari politici.
Piuttosto Bentivogli, con la bella barzelletta raccontata nel suo ultimo comunicato, descrive un fallimento come successo e rassicura tutti che il fine era quello di agevolare l’ottenimento del prestito ponte e lo sblocco dei capitali nei conti svizzeri. Ha "dimenticato", però, un’altra questione DECANTATA sul comunicato di sciopero, ma come al solito, citata solo per propaganda: LA SALUTE! Che risposte avete avuto dopo lo sciopero? Sui bambini di Taranto e l’incidenza dei tumori che risposte avete ottenuto lei e i suoi colleghi?
Stia sereno signor Bentivogli! Siamo certi che la maggior parte dei lavoratori non ha aderito al vostro FLOP perché NON CREDE IN VOI, non certo per causa nostra. Invece di pensare ai Liberi e Pensanti e a buttarla in bagarre su tv e giornali, raccontate agli operai quali risultati avete ottenuto. I bambini sono figli di ogni famiglia di questo territorio, a prescindere dal colore e dallo stato sociale. Tale problema riguarda tutti e VA AFFRONTATO DA TUTTI. O i figli dei sindacalisti sono immuni?
La rovina dell’Italia siete voi!! Lo abbiamo detto il 2 agosto 2012, lo ribadiamo oggi.
Se i lavoratori sono disuniti e allo sbando, la colpa è solo vostra.
Un sindacato serio dovrebbe trarre linfa ed energia dalla partecipazione dei lavoratori e, quando essa viene a mancare, dovrebbe fermarsi un attimo; riflettere; fare autocritica. E invece proprio lei, tra i promotori di una iniziativa così fallimentare, si carica di nuova arroganza e punta l'indice contro il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. Probabilmente lo fa solo per distogliere l'attenzione dal risultato disastroso, per tentare di nascondere sotto il tappeto l'ultimo pastrocchio (e quanto è lunga la lista...).
Immagina così che nel caos non si senta il tonfo tanto del sindacato confederale quanto suo personale. Ma noi non glielo permetteremo e useremo queste poche righe per sottolineare, per l'ennesima volta, quei due-tre concetti che proprio non vogliono entrarvi in testa. I Liberi e Pensanti conoscono bene l’opinione dei lavoratori sul sindacato. Per tale ragione possiamo asserire che non è stato difficile convincerli a non aderire a questa ennesima farsa. Noi non esultiamo di fronte alla disgregazione sindacale ma vi invitiamo ancora una volta a chiedere insieme a noi la chiusura dello stabilimento metalmeccanico (di siderurgico ha solo il nome e i veleni), che genera morte e disoccupazione, e le bonifiche con l'impiego dei lavoratori dell'ilva. Noi non giochiamo con le parole e con la coerenza, quei “giochetti” piacciono solo a voi e ai vostri compari politici.
Piuttosto Bentivogli, con la bella barzelletta raccontata nel suo ultimo comunicato, descrive un fallimento come successo e rassicura tutti che il fine era quello di agevolare l’ottenimento del prestito ponte e lo sblocco dei capitali nei conti svizzeri. Ha "dimenticato", però, un’altra questione DECANTATA sul comunicato di sciopero, ma come al solito, citata solo per propaganda: LA SALUTE! Che risposte avete avuto dopo lo sciopero? Sui bambini di Taranto e l’incidenza dei tumori che risposte avete ottenuto lei e i suoi colleghi?
Stia sereno signor Bentivogli! Siamo certi che la maggior parte dei lavoratori non ha aderito al vostro FLOP perché NON CREDE IN VOI, non certo per causa nostra. Invece di pensare ai Liberi e Pensanti e a buttarla in bagarre su tv e giornali, raccontate agli operai quali risultati avete ottenuto. I bambini sono figli di ogni famiglia di questo territorio, a prescindere dal colore e dallo stato sociale. Tale problema riguarda tutti e VA AFFRONTATO DA TUTTI. O i figli dei sindacalisti sono immuni?
La rovina dell’Italia siete voi!! Lo abbiamo detto il 2 agosto 2012, lo ribadiamo oggi.
Se i lavoratori sono disuniti e allo sbando, la colpa è solo vostra.
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