giovedì 17 luglio 2014

Ora si che stiamo tranquilli!

Ai confini della realta'

Il premier Matteo Renzi annuncia il suo arrivo a Taranto previsto per il mini tour tra 10 città italiane. "Ho deciso di visitare 10 realtà particolari del nostro territorio"- ha spiegato il leader del Pd- Il presidente farà questo giro e si prenderà dei fischi e contestazioni ma è doveroso stare lì in mezzo al campo". La notizia sembra giungere in un momento particolarmente critico per il capoluogo jonico al centro tra crisi economica ed emergenza sanitaria
Il presidente del consiglio, Matteo Renzi annuncia che visiterà Taranto. Nel suo “tour” previsto tra agosto e settembre si troverà in 10 città italiane. “Tra agosto e settembre ho deciso di visitare 10 realtà particolari del nostro territorio.- spiega rivolgendosi ai gruppo del Pd- Sarò a Napoli, tra Reggio e Gioia Tauro, all’Aquila, a Piombino, a Gela, a Termini Imerese, a Taranto e nell’Emilia Romagna dove abbiamo dimostrato che grazie alla capacità di sindaci straordinariamente capaci e di un presidente della Regione che ha dimostrato cosa significa amministrare siamo usciti dalla crisi post-terremoto”. L’ex sindaco di Firenze pare mettere in conto voci critiche e dissensi. “Il presidente farà questo giro - spiega Renzi - e si prenderà dei fischi e contestazioni ma è doveroso per noi dire che il 40,8 per cento ci porta a stare lì in mezzo al campo, alle discussioni e alle situazioni di difficoltà dando per ciascuno di questi luoghi una possibilità concreta. Questo comporta da parte nostra anche la volontà di cambiare alcune linee politiche”. E ancora aggiunge: “Ad esempio i fondi europei vanno spesi meglio e su progetti concreti. Non possiamo ricevere ogni volta pacchetti di critiche dalla Commissione su come utilizziamo i fondi europei. Perché io vado a litigare in Europa, ma su queste cose hanno ragione loro”. La notizia relativa la visita del premier sembra giungere in un momento particolarmente critico per il capoluogo jonico. La questione Ilva ancora in alto mare tra decreti varati ma di fatto inattuati e la recente crisi della raffineria pare compromettere una realtà già provata, che patisce da anni drammi sanitari e ambientali. A ciò lo spettro di un nuovo progetto di industrializzazione invasiva sembra profilarsi all’orizzonte, tra polemiche e preoccupazioni diffuse. La parusia di Renzi dunque non appassiona se non nella misura in cui servirà ad offrire un confronto utile nell'ambito del quale le ragioni della città dovranno farsi sentire. (Cosmopolismedia)

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