Ventidue Zone franche urbane all'interno di città, distribuite in 11 Regioni, avranno diritto a incentivi e agevolazioni fiscali e previdenziali, per una cifra pari a 50 milioni l'anno, per nuove attività economiche. Agevolate soprattutto piccole e micro imprese costituite entro il 2009. La selezione fra le 64 proposte, è stata realizzata dal Dipartimento Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo economico.
«Con l'avvio delle zone franche urbane – ha sottolineato il ministro – diamo una significativa risposta al disagio socio-economico delle aree a maggior tasso di disoccupazione. Gli incentivi e le agevolazioni previsti per le zone franche, già sperimentate con successo in Francia e autorizzate dall'Unione europea, sosterranno la creazione di nuova imprenditorialità e fanno parte dei nuovi strumenti normativi per rilanciare l'intervento nel Mezzogiorno e nelle altre aree deboli del Paese. Stiamo già lavorando per estendere questa misura anche oltre il 2009».
Previste dalla Finanziaria per il 2008, le Zone franche urbane possono essere istituite in tutto il territorio nazionale, in aree urbane con non più di 30mila abitanti. Assicurano sgravi fiscali e agevolazioni per le piccole e micro-imprese con lo scopo di contrastare fenomeni di esclusione sociale negli spazi urbani e favorire l'integrazione sociale e culturale delle popolazioni abitanti in circoscrizioni o quartieri delle città caratterizzati da degrado urbano e sociale.
Ecco l'elenco delle 22 "zone franche urbane", selezionate in base a una serie di indicatori di disagio socioeconomico sono Catania, Gela, Erice in Sicilia; Crotone, Rossano e Lamezia Terme in Calabria; Matera in Basilicata; Taranto, Lecce e Andria in Puglia; Napoli, Torre Annunziata e Mondragone in Campania; Campobasso in Molise; Cagliari, Quartu Sant'Elena e Iglesias in Sardegna; Velletri e Sora in Lazio; Pescara in Abruzzo; Massa Carrara in Toscana e Ventimiglia in Liguria.
"Non posso che esprimere grande dispiacere per Foggia e per tutti gli altri esclusi, ma mi rammarico anche per la scarsità delle risorse messe a disposizione: soltanto 50 milioni per 22 Zone franche in tutta Italia, quindi circa due milioni e 700mila euro per ogni comune'. Lo afferma il vicepresidente della giunta regionale pugliese e assessore regionale allo Sviluppo Economico, Sandro Frisullo, dopo il via libera del governo alle 'Zone franche' per i comuni di Andria, Lecce e Taranto."
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