sabato 6 settembre 2008

Week-end No Discariche

Dal blog del Presidio permanente no Discariche:

15 giorni per 90 chilometri

Premetto: per una volta preferirei non vincere, visto che sono pronto a scommettere che i controlli dell'Arpa daranno esito negativo. Sono convinto che dalle analisi sul carico di uno dei camion bloccati dai manifestanti, prima del pestaggio, emergerà la solita pinocchiesca frasetta: "E' tutto regolare. Tutto a norma di legge".
Il camion bloccato perdeva percolato. Emanava un fetore nauseabondo. Perché venisse controllata anche solo la bolla dalla polizia, presente sul posto, ci siamo sgolati per diverse ore. Come testimoniato in più video, non c'era la benchè minima volontà di effettuare controlli. Neppure ai documenti. Abbiamo chiamato la Guardia di Finanza, ma nulla: ci hanno detto. "se c'è già lì la polizia di Grottaglie, noi non possiamo intervenire". Alla fine, e ce n'è voluto, l'abbiamo spuntata. Controlli ai documenti. E che ti salta fuori? Viene fuori che il camion proveniva da Modugno, provincia di Bari. Viaggiava dal 18 di agosto. Per percorrere i 90 kilometri che separano Modugno da Grottaglie ci sono voluti 15 giorni. Quindici giorni per 90 chilometri. Quali siano stati i motivi di tale ritardo, si può solo immaginare. Deviazioni? "Travasi" simili a quelli documentati dalle operazioni Re Mida ed Eldorado? Insomma, la solita tecnica per camuffare rifiuti tossici e scaricarli come rifiuti non pericolosi? Al camion, tra l'altro, mancava anche la "R" catarifrangente, contrassegno necessario per simili carichi. Ed anche dinanzi a questo, e lo si vede dai video, c'è stata resistenza, da parte di chi di "dovere", di intervenire. Un tizio dell'Arpa, arrivato poco prima del pestaggio, ha sostenuto: "Per fare le analisi è necessario che questo camion entri in discarica. I prelievi vanno fatti a terra, non possono essere prelevati i campioni direttamente dal camion". Verità o menzogna? Sia come sia, nonostante i primi due lotti della discarica Ecolevante avessero accolto, sino a pochi minuti prima, altri camion, proprio quello no. Proprio quello doveva entrare nel cosiddetto terzo lotto. Per forza. Un carico sospetto doveva essere abbandonato in questa nuova discarica che, è bene ricordare, sorge su una condotta di acqua potabile. O lo facevamo passare oppure... Oppure! Ciò che è accaduto dopo è ben documentato. Calci, pugni, manganellate, botte da orbi a gente seduta per terra o in piedi, con le mani alzate. Intanto, a causa di quel camion in sosta e della sua puzza, due persone a noi molto care, una mamma del presidio ed un padre di famiglia, anch'egli presidiante, sono stati portati d'urgenza al pronto soccorso (d'urgenza si fa per dire, visto che, sulle prime, pure il 118 ha cercato di opporre resuistenza e di non intervenire ed anche questo è documentato nei video). Diagnosi dei medici dell'ospedale San Marco di Grottaglie: intossicazione. Un tipo di intossicazione ben nota a chi, nei pressi della discarica, ci abita. O sarebbe meglio dire ci abitava, visto che si cominciano ad abbandonare vigneti e case di campagna, e la gente scappa perché "lì non si può più stare". Ma nonostante questo, sono pronto a scommettere che dalle analisi dell'Arpa non emergeranno anomalie. E non si faranno indagini neppure sul fatto che un camion impieghi 15 giorni per coprire la distanza Modugno Grottaglie. Tutto come da copione. L'intossicazione? Una casualità senza cause precise. E le mazzate che ci siamo beccati noi? Bhé, quello è un altro discorso.


Dal sito viacrispi.it:


Nessun commento: