martedì 2 settembre 2008

Genova docet...

I poliziotti piccoli piccoli della disastrata provincia tarantina da anni soffrono di un complesso di inferiorità rispetto ai loro mitici colleghi che "fecero grande" il G8 di Genova.
Una provincia da italietta un po' pigra e assonnata non dà loro nessuna occasione per farsi sentire.

Ma ecco, finalmente, il momento desiderato: tutti a picchiare i giovinastri nullafacenti che bloccano la sacrosanta disacarica per la monnezza di Lecce!
Che importa, poi, se magari anche loro abitano e crescono i loro figli a due passi da liquami di ogni tipo? E che buoni gli ortaggi concimati col percolato! E l'acqua potabile...(potabile?).
Manganellate agenti, copritevi gli occhi, tappatevi il naso, spegnete la coscienza e soprattutto manganellate!



Ecco il comunicato stampa del Presidio Permanente NO discariche al quale va tutta la solidarietà del Comitato per Taranto.

Il presidio permanente No Discariche denuncia pubblicamente l'aggressione subita dalle Forze dell'Ordine dirette dal dirigente del commissariato di Polizia di Stato di Grottaglie, Cosimo Candida.
Donne, bambini, gente anziana: tutti i partecipanti al pacifico sit-in contro l'apertura della nuova discarica Ecolevante ed in difesa della nostra salute si è trasformato in una specie di mattanza cilena. Gente inerme, seduta per terra, presa a calci e manganellate da poliziotti e carabinieri, mentre i vigili urbani di Grottaglie chiudevano la strada al traffico per evitare che queste violenze fossero visibili anche agli automobilisti. Altri cittadini fermati sono stati identificati all'interno della discarica quasi fosse una succursale del commissariato.
Per fortuna, ci sono video, foto e prove certe di ciò che è accaduto. Chi, come noi, protesta contro ecomostri ed ecomafie, finisce per intasare gli ospedali, com'è accaduto il 1° settembre del 2008. Al pronto soccorso, sono infatti arrivati una ventina di cittadini feriti dalle forze dell'ordine. Per uno di essi, è stato necessario il ricovero. Cittadini che, al pronto soccorso, sono poi stati piantonati dagli stessi agenti di Polizia di Stato visibilmente preoccupati dalle denunce.
Malgrado questi metodi da dittatura, il presidio non si ferma. Denuncia e continuerà a denunciare tutti gli abusi di questa nuova discarica, il famigerato terzo lotto, che sorge su una condotta di acqua potabile, tra siti archeologici e realtà produttive, a due passi da una casa famiglia per diversamente abili, in una provincia – quella di Taranto – che dal punto di vista ambientale è già nel disastro.

Autorizzazioni concesse dai politicanti locali con carte falsate da gravi omissioni e violazioni delle norme ambientali della società Ecolevante: tutte questioni per le quali Ecolevante e Provincia di Taranto sono stati rinviati a giudizio.

Ma nulla di tutto ciò richiama l'attenzione delle forze dell'ordine quanto un gruppo di pacifici manifestanti da picchiare e intimidire. Andremo sino in fondo a questa brutta storia senza farci fermare dai complici degli inquinatori e invitiamo già da adesso alle prossime mobilitazioni.

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