venerdì 12 settembre 2008

Essere operaio all'Ilva.....

Essere operaio all'Ilva di Taranto significa oggi sopportare in silenzio l'umiliazione di una scelta aziendale ingiusta e spietata.

Davanti alla morte di un compagno di lavoro, gran parte degli operai Ilva ha deciso di scioperare, di non presenziare al lavoro.
Un segno di solidarietà: la consapevolezza che con la sicurezza non si scherza.

E non importa se l'operaio in questione deceduto lavorasse per una delle imprese appaltatrici: a morire è stato un collega, un compagno, un uomo che si è trovato a lavorare nel mastodontico stabilimento siderurgico insieme a tanti altri.

E quindi era significativo dopo quel tragico evento, scioperare.
E come risponde invece l'azienda, la grande azienda che grazie al lavoro di quei piccoli e grandi uomini trae grande profitto?... risponde ancora una volta con un colpo basso.

Una scorrettezza che ha colpito coloro che ogni giorno permettono all'azienda di produrre e di mantenere i ritmi di produzione sempre costanti e sempre puntati sull'acceleratore.

Perchè quegli operai che hanno scioperato sono stati colpiti, puniti? Perchè?

"l'Ilva, oltre alla trattenuta normale dello sciopero, ha trattenuto 150 euro sulle buste paghe dei lavoratori sul premio del risultato per rappresaglia contro lo sciopero che ci fu in aprile per la morte di un lavoratore albanese, uno dei tanti morti all'Ilva..." questo quanto scritto in un comunicato della Cgil Taranto.

Lo riportiamo per intero qui sotto:


ILVA TARANTO, CREMASCHI: DOPPIA TRATTENUTA PER SCIOPERO
(dal sito della CGIL Taranto)



'E' una vergogna che l'Ilva, oltre alla trattenuta normale dello sciopero, abbia trattenuto 150 euro sulle buste paghe dei lavoratori sul premio del risultato per rappresaglia contro lo sciopero che ci fu in aprile per la morte di un lavoratore albanese, uno dei tanti morti all'Ilva'. Lo dice Giorgio Cremaschi, membro della segreteria nazionale della Fiom-Cgil, nel corso di una delle assemblee per la piattaforma integrativa. 'Al di la' delle chiacchiere - ha aggiunto - le cose all'Ilva non stanno cambiando e questa volta sulla vertenza faremo sul serio. Se l'azienda non cambia, sarà una vertenza dura perché non abbiamo più intenzione di tollerare comportamenti incivili nei confronti dei lavoratori'.

12/09/2008 11.34

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