Sono passati più di trent'anni dal disastro di Seveso e a Taranto non esiste ancora un piano di emergenza in caso di incidente rilevante...
Il piano dev'essere prodotto da tutte le realtà insistenti nell'area industriale e a loro, per legge, spetta l'obbligo di informare tempestivamente la cittadinanza e le autorià locali in caso di pericolo.
Ma perché il sindaco Stefàno se l'è presa con l'ARPA, invece di sanzionare il comportamento negligente che l'ENI ha avuto nei riguardi di tutto il territorio che la ospita in occasione dell'ultima fuga di idrocarburi, fumi e fiamme, come ha fatto l'assessore provinciale Conserva?
E intanto alla Regione si fa dietrologia.
Nessun commento:
Posta un commento