domenica 28 settembre 2008

Da Chiaiano

Rifiuti, riesplode la tensione a Chiaiano

"Siamo stati aggrediti"
. Sulla strada i cassonetti della spazzatura sono stati rovesciati e dati alle fiamme. Tutta la zona intorno alle ex cave è blindata da un nugolo di agenti in abbigliamento antisommossa. "Siamo stati aggrediti", hanno denunciato i manifestanti. "Il nostro tentativo di entrare nel sito era un gesto simbolico per riaffermare il nostro no alla discarica", ma il commissario straordinario per i rifiuti Guido Bertolaso non lo ha permesso: "E' un'area di interesse nazionale presidiata dall'Esercito. Non può essere visitata".

"La lotta continuerà". Dopo una lunga assemblea spontanea davanti ai cancelli della discarica, i manifestanti hanno abbandonato la strada ma "la lotta continuerà. Nei prossimi giorni - hanno minacciato i leader della protesta - faremo di tutto per impedire l'ingresso dei camion carichi di immondizia".

Migliaia in corteo. In quattromila - c'è chi dice anche cinquemila - hanno raggiunto la futura discarica attraversando il paese scandendo slogan e mostrando cartelli di protesta: "Basta discariche e inceneritori", era scritto su un manifesto. "Bassolino, Bertolaso, Berlusconi: stop alle stragi di innocenti".

"E' una giornata di lutto". Alla manifestazione, denominata Jatevenne Day hanno partecipato anche donne, bambini, anziani accanto ai politici locali e a rappresentanti del movimento No Dal Molin. Il sindaco di Marano Salvatore Perrotta ha sfilato in corteo trascinando in segno di lutto una croce di legno legata ad un drappo nero: "E' un segno di lutto. Con la discarica, la comunità subirà un grave danno allo sviluppo economico".

"La discarica troppo vicina alle case". I comitati cittadini si sono sempre opposti alla discarica che ospiterà 700 mila tonnellate di rifiuti. "Troppo vicina alle case e all'ospedale", denunciano. "Vogliamo tutelare la salute" e difendere la Campania da un piano che prevede oltre dieci discariche e quattro inceneritori. "Questo piano - ripetono da tempo - serve solo ad arricchire il connubio di speculatori, burocrati, ecomafie".
(27 settembre 2008)

Da Repubblica.it

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