martedì 26 novembre 2013

Verde o marrone? Per i sindacati sempre bellissima!

Una gigantesa scatola di acciaio per contenere le polveri dell'Ilva

Ecco i progetti per la copertura dei parchi minerali dell'Ilva di Taranto. Le foto di come saranno le strutture che dovrebbero salvare la popolazione dalle polveri nocive del siderurgico sono state presentate dalla dirigenza dell'Ilva ai segretari territoriali e provinciali di Fim, Fiom e Uilm di Taranto. Un investimento da oltre 100 milioni di euro per i progetti - per la copertura del parco del gruppo Cimolai di Pordenone  e per i parchi della loppa (sottoprodotto del ciclo di produzione della ghisa, del valore di 35,8 milioni) assegnato alle aziende Somir (capofila), Semat e Bedeschi - illustrati ai rappresentanti sindacali dai responsabili del personale e delle relazioni istituzionali dell'Ilva, Enrico Martino e Domenico Liurgo, in un incontro svoltosi stamani per fare il punto sullo stato di attuazione dei lavori previsti nell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata all'Ilva nell'ottobre 2012.


"Dalle parole - ha dichiarato il segretario provinciale della Fim Cisl, Mimmo Panarelli - si passa ai fatti. L'azienda ci ha presentato il progetto dei parchi primari con la fotografia dell'opera e il progetto dei parchi della loppa. Inoltre la ditta alla quale sono stati assegnati i lavori per i quattro parchi secondari Omo, Calcare e Agglomerato nord e sud, ha precisato di essere già nelle condizioni di realizzare le opere, ma mancano le autorizzazioni del Comune". Il vero problema, osserva Panarelli, "è quello di velocizzare le autorizzazioni perché il rischio è che si allunghino i tempi per intoppi di natura burocratica".
Per i parchi primari, il gruppo Cimolai "ha scritto nella relazione che, una volta ricevute le autorizzazioni, necessita di 20 mesi per realizzare l'opera". Dall'incontro odierno, riferiscono sempre i sindacati, è emerso che l'Ilva ha chiesto ai ministeri competenti anche pareri e autorizzazioni per l'impatto visivo e ambientale che determina la copertura dei parchi. "Era necessario - spiega il segretario della Fim - perché parliamo di un'opera mastodontica: 700 metri di lunghezza, 264 di larghezza e 80 di altezza".
I dirigenti Ilva Martino e Liurgo, al cui fianco c'erano due ingegneri che si occupano degli interventi previsti dall'Aia, secondo quanto riferiscono i sindacati, non hanno fatto alcun riferimento alla copertura finanziaria. "Problemi - ha concluso Panarelli - non ce ne dovrebbero essere. Il commissario Bondi sta facendo tutto quello che deve fare e il discorso delle risorse è legato al piano industriale che dovrebbe essere presentato entro fine dicembre. Non pongono tanta attenzione alle risorse quanto alle autorizzazioni".
I lavori dovrebbero esaurirsi in poco più di due anni. Il cantiere sarà aperto dopo il rilascio delle autorizzazioni amministrative, che dovrebbero arrivare entro tre mesi. Poi sarà avviata la costruzione della mastodontica copertura nella quale saranno impiegate 33mila tonnellate di acciaio, in larga parte prodotte dallo stesso stabilimento tarantino. Un intervento imponente che si è aggiudicato il gruppo leader a livello mondiale attualmente è impegnato nella realizzazione dell'Hub del World Trade Center, nel raddoppio delle paratie del canale di Panama e nella costruzione dello stadio di Brasilia in vista dei campionati mondiali di calcio. (RepBa)


La commessa – che ottempera alle prescrizioni A.i.a. - è stata assegnata con procedura di gara a Bedeschi spa, Semat srl e Somin srl, raccolte in A.T.I.
ILVA annuncia che in data odierna è stato assegnato l’incarico per la costruzione della copertura del parco loppa – sottoprodotto del ciclo di produzione della ghisa – situato all'interno dello stabilimento di Taranto. La realizzazione dell’opera avviene in ottemperanza alle prescrizioni previste dall'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.).
La commessa, del valore di 35,8 milioni di euro, è stata assegnata tramite una procedura di gara avviata dal Commissario Straordinario dell’ILVA. Le società aggiudicatrici sono la Bedeschi S.p.A., la Semat S.r.l. e la Somin S.r.l. che si sono raccolte in Associazione Temporanea d’Impresa (A.T.I.) per partecipare alla realizzazione del progetto. Le tre aziende sono società con grande esperienza, anche a livello internazionale, rispettivamente nel settore della costruzione di macchinari per la movimentazione di materiali, di opere edili complesse e di attrezzature meccaniche e strutture metalliche.
Oltre alla copertura, le aziende forniranno anche i servizi ausiliari e le macchine di movimentazione che permettono lo spostamento della loppa. La loppa d’altoforno viene stoccata nel parco per essere poi rivenduta da ILVA alle industrie del cemento, grazie alla possibilità del prodotto di essere impiegato in campo edilizio.
La copertura del parco avrà dimensioni di 280 metri di lunghezza, 98 metri di larghezza e un’altezza di circa 35 metri. Il deposito si estenderà quindi su una superficie di oltre 26.000 mq per una capacità di accumulo di 230.000 tonnellate.
I lavori avranno inizio una volta ricevute le necessarie autorizzazioni amministrative.
Con il conferimento di questo incarico, sono stati assegnati gli ordini per 7 su 8 dei parchi coperti da realizzare: Omogeneizzato, Agglomerato Sud e Nord, Calcare 1 e 2, Minerale, Loppa. Per quanto riguarda il parco Fossili/coke il progetto è in fase di stesura avanzata. (Manduriaoggi)

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