sabato 9 novembre 2013

Parole in Procura

Eni-Ilva, missione sicurezza

L’obiettivo è dei più nobili e dei più ambiziosi: non dover più andare alla ricerca delle cause e, soprattutto, all’accertamento delle responsabilità individuali di fronte ad un infortunio sul lavoro sia esso mortale o grave. Allora ecco pronto il Protocollo operativo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, uno strumento che mette da parte tutti i fronzoli burocratici per puntare diritto al cuore del problema: rafforzare la prevenzione «l’unica in grado di assicurare qualità e, al tempo stesso, competitività alle aziende e alle imprese» con «strumenti operativi da subito», spiega il prefetto Claudio Sammartino nell’anticipare in maniera sommaria i contenuti del protocollo. «La Prefettura – ha aggiunto – ha svolto un ruolo propulsore e, al tempo stesso, di coesione e di organizzazione».
Il documento sarà presentato ufficialmente lunedì mattina, in Prefettura, alla presenza di un parterre de roy di tutto rispetto. Insieme al prefetto Sammartino, infatti, ci saranno i ministri alle Politiche del lavoro, Enrico Giovannini, e dell’Ambiente, Andrea Orlando, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, il sindaco Stefàno, il commissario straordinario della Provincia di Taranto, Mario Tafaro, il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, e il direttore generale Giuseppe Lucibello, la direttrice regionale del Lavoro, Ester Tosches, il direttore reginale dei Vigili del fuoco, Michele Di Grezia, il direttore generale della Asl, Fabrizio Scattaglia, il commissario straordinario Ilva, Enrico Bondi, il responsabile direzione Salute-Sicurezza-Qualità dell’Eni, Giorgio Maria Artibani nonchè parlamentari e consiglieri regionali pugliesi. Ora fissata: le 11.
Al testo del protocollo Prefettura, istituzioni, sindacati, organi di controllo, Confindustria e aziende hanno cominciato a lavorare all’indomani degli infortuni mortali all’interno dell’Eni e dell’Ilva. “Non è un protocollo d’intenti ma è un protocollo operativo” non si è stancato di ripetere il prefetto Sammartino proprio per sottolineare la bontà e la novità del documento”. L’obiettivo ambizioso è incidenti zero e il gruppo di lavoro ha focalizzato la sua attenzione sulle criticità di Eni e Ilva. “Aziende e organi di controllo – ha sottolineato il prefetto – hanno lavorato assieme proprio per individuare le direttrici lungo le quali muoversi”.
E il primo punto inserito nel protocollo è il monitoraggio continuo del gruppo di intervento il cui scopo è quello di migliorare la formazione, per prevenire gli incidenti, dei lavoratori sia diretti che dell’appalto laddove si verifica la maggioranza di incidenti. Questo dovrà avvenire con piani annuali di prevenzione mirati sia ai lavoratori sia a chi è addetto alla verifica dell’osservanza di tutte le prescrizioni. Il secondo punto forte del protocollo è l’ampliamento delle attività di verifica nei cantieri mediante gruppi ispettivi cui spetta il compito di verificare l’attuazione reale di quanto previsto dal protocollo. Il terzi punto riguardal’analisi dei quasi incidenti ovvero “quegli incidenti che vengono identificati come errori e carenze nell’attivazione delle misure di prevenzione”, ha aggiunto ancora il prefetto. Insomma, un protocollo “davvero innovativo, che ha lavorato sull’analisi degli incidenti verificatisi, individua le procedure partendo proprio dalle criticità e che investe soprattutto nella formazione ma che – ha subito fugato ogni dubbio il prefetto Sammartino – non ha un valore taumaturgico ma è un punto di partenza importante perché si lavora tutti insieme sulla fase preventiva”.
E per quanto riguarda la formazione, “l’Inail nazionale ha messo a disposizione fondi suppletivi così come ha fatto Confindustria attraverso Fondimprese.
Il protocollo, inoltre, contiene un passaggio importante sui lavori all’interno dello stabilimento per l’adeguamento degli impianti alle prescrizioni dell’Aia. “Si tratta – ha spiegato il prefetto – di interventi importanti e significativi per il controllo dei quali è stato previsto un nucleo ispettivo specifico per la verifica e la messa in sicurezza dei cantieri e per l’incremento e la valorizzazione della sicurezza dei lavoratori». (CdG)

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