giovedì 14 novembre 2013

La bella sorpresa di "Plasticaqquà Taranto": progetto di cittadinanza attiva

Dopo Ammazzachepiazza arriva un nuovo progetto di cittadinanza attiva: "Plasticaqquà Taranto".



Questa la presentazione nella pagina facebook:

Taranto, è conosciuta come la città dei due mari, il mar Grande ed il mar Piccolo.
Essi hanno due ecosistemi differenti tra loro, tanto da essere da sempre fonte inesauribile per la pesca. Lo dimostra la fama di cui gode la nostra città nel mondo per la coltivazione dei mitili di cui qui c’è traccia già intorno all’anno mille. Kolbert, in un reportage sulla nostra città, a metà dell'ottocento, affermava che circa 20.000 persone traevano sostentamento dal mare e dai suoi prodotti, quando Taranto contava 30.000 abitanti.
Non meno gloriose sono le acque del fiume Galeso decantate tra gli altri da Publio Virgilio Marone e Quinto Orazio Flacco, e più recentemente fonte d’ispirazione per per Tommaso Niccolò D'Aquino e Giovanni Pascoli.
Da troppi anni, nonostante l’impegno di singoli volontari ed il raro interessamento di alcune amministrazioni locali, le decine di chilometri di costa dell’arco ionico tarantino, risultano in stato di abbandono a causa dell’incuria diffusa e dell’assenza di servizi essenziali.
Le acque del nostro territorio appartengono ad ognuno di noi, c’è chi dal mare ne ricava un lavoro, chi ama pescare o pratica altri hobby strettamente connessi all’acqua, chi sovente raggiunge scogli e spiagge per trovare sollievo nelle giornate afose e chi vuole godere della vista e dell’odore del mare durante i periodi più freddi.
Il mare è casa nostra e come tale dobbiamo imparare a mantenerlo pulito.
Tra i rifiuti solidi di cui sono pieni i nostri mari, i più pericolosi sono quelli in plastica. I materiali plastici hanno tempi di decomposizione molto lunghi e questo processo causa il rilascio di sostanze tossiche per i pesci e quindi anche per noi che siamo soliti cibarcene. Questi rifiuti li ritroviamo abbandonati per l’inciviltà dei bagnanti durante la stagione estiva, come scarti di confezionamento del pescato, per via di perdite durante il trasporto delle merci.
La plastica è anche una delle principali cause della moria degli animali marini. Uccelli marini, pesci, cetacei, tartarughe e anfibi ingoiano I piccoli frammenti colorati scambiandoli per delle prede, ed inevitabilmente muoiono per intossicazione o soffocamento.
Da qui l’idea di arginare questa emergenza attraverso la raccolta sistematica di rifiuti galleggianti e materiale plastico delle nostre coste e, laddove possibile, delle aree marine che lambiscono diversi punti della città.
Per fare ciò abbiamo deciso di avviare un progetto di cittadinanza attiva, a cui tutti possono prendere parte, denominato “Plasticaqquà Taranto”. Organizzeremo delle giornate dedicate alla pulizia di aree non solo di interesse turistico, ma anche di lembi costieri mai frequentati, spiagge e zone marine adiacenti le aree industriali. Unitamente a questo, contiamo di fare informazione, di diffondere il civismo e di denunciare responsabilità e mancanze anche attraverso l’arte e tramite mezzi che stimolino la partecipazione.
Non abbiamo bisogno di denaro, ma di persone volenterose e del necessario per portare avanti questo progetto come: sacchi spessi per la raccolta di rifiuti, retìni tondi e triangolari con manico lungo, carriole, guanti, setacci, così come più in là avremo necessità di poter contare sulla disponibilità di piccole imbarcazioni o di persone che coadiuvino il nostro operato con delle immersioni subacquee in acque poco profonde.
Chi fosse interessato a partecipare ci scriva il suo indirizzo e-mail tramite messaggio privato a questa pagina fan per poter ricevere comunicazioni sugli appuntamenti, informazioni, fare proposte, mettere a disposizione il necessario per la raccolta dei rifiuti.

Vi preghiamo di seguire e diffondere questa pagina per il nostro mare, per il vostro mare.

Nessun commento: