lunedì 18 novembre 2013

Sindacati chiedono screening su operai

 Cgil Cisl Uil chiedono alla Regione Puglia che il monitoraggio della salute e negli screening di ricerca venga esteso ai lavoratori più esposti dell'Ilva di Taranto.  Novembre 2013. Meglio tardi che mai...


L'articolo della gazzetta del mezzogiorno:

Cgil, Cisl e Uil di Taranto hanno chiesto all’assessore regionale alla Sanità Elena Gentile di convocare un incontro per discutere del Piano straordinario Salute-Ambiente, approvato nell’ottobre 2012 dalla giunta regionale con l’obiettivo di fronteggiare le complessità dell’integrazione ambiente/salute dell’area jonica, con particolare riferimento all’area del quartiere Tamburi e del Comune di Statte, i più vicini allo stabilimento Ilva e alle altre aziende della zona industriale. Le organizzazioni sindacali hanno sempre auspicato, è detto in una nota, un «confronto con le parti sociali e con la cittadinanza tarantina tutta, anche attraverso momenti di maggiore consultazione e informazione».

Per Cgil, Cisl e Uil, «riguardo la platea coinvolta nel monitoraggio della salute e negli screening di ricerca, sarebbe necessario interessare, oltre e giustamente la popolazione delle aree più direttamente soggette agli effetti dell’inquinamento e alla particolare attenzione alla salute materno-infantile, anche i lavoratori esposti, soprattutto degli impianti più a rischio, cosi come gli ex esposti, al fine di conoscere gli effetti nel breve e lungo periodo».
Già nei mesi scorsi, i sindacati confederali hanno chiesto «un rafforzamento, attraverso il Piano Salute-Ambiente, dell’ambulatorio di Medicina del Lavoro realizzato a seguito del Piano di rientro, presso l’ex ospedale di Massafra e quindi all’interno del Distretto Socio Sanitario 2 che racchiude l’area di Statte».

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