martedì 5 novembre 2013

Un firma per monitorare l'endometriosi

Ambientalisti Taranto per istituzione registro casi endometriosi

Nel convegno sui temi della salute, dell'ambiente e del lavoro che si terra' giovedi' a Taranto su iniziativa dell'arcivescovo Filippo Santoro, presenti i ministri dell'Ambiente, Andrea Orlando, e della Salute, Beatrice Lorenzin, il movimento ambientalista tarantino chiedera' fra l'altro l'istituzione di un "Registro regionale pugliese per l'Endometriosi". La richiesta e' sostenuta dall'Isde, l'associazione medici per l'ambiente, e dall'Ordine dei medici di Taranto.
  "Si parla di un 10% di donne tarantine toccate da questa malattia - e' stato affermato oggi in una conferenza stampa dal movimento "Taranto Lider" - ma noi crediamo che i casi siano di piu'". Tre milioni in tutta Italia sono le donne colpite da una patologia importante che investe l'apparato riproduttivo femminile, causando danni psico-fisici, forti dolori e infertilita'. Dati e studi recenti dimostrerebbero quanto l'inquinamento da sostanze tossiche, in particolare da diossine e Pcb, possa incidere sull'insorgenza di questa patologia.
  "Questo significa che sarebbe possibile fare prevenzione primaria - spiega "Taranto Lider" - se solo avessimo dati epidemiologici attendibili anche in Puglia, una regione che presenta numerose aree caratterizzate da livelli critici di inquinamento." La richiesta di "Taranto Lider" e' sostenuta anche dall'associazione "Passeggino Rosso", un movimento di donne di Brindisi nato per richiamare l'attenzione sui problemi che colpiscono la salute dei bambini e delle donne.
  L'istituzione del Registro regionale per la raccolta e l'analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia dell'endometriosi avra' il fine di stabilire appropriate strategie di intervento, di monitorare l'andamento e la ricorrenza della malattia, nonche' di rilevare le problematiche connesse e le eventuali complicanze, e infine di mettere in atto strategie di prevenzione primaria nelle zone a rischio.
  "Le donne che hanno contratto questa malattia - aggiunge D'Amato - dovranno usufruire in Puglia dell'esenzione del ticket sanitario e delle agevolazioni per le analisi e per le cure". Il comitato "Taranto Lider" ha anche lanciato una petizione on line con quale si rivolge direttamente al governatore della Puglia, Nichi Vendola, per chiedere "una legge per la tutela delle donne affette da endometriosi". Ad ottobre del 2012 questa malattia e' stata inserita nelle nuove tabelle dell'Inps come causa di invalidita' civile.
  L'endometrio e' un tessuto presente all'interno dell'utero e quando si sviluppa anche in altre parti del corpo e non solo all'interno dell'utero, si parla di endometriosi, e' stato spiegato oggi. Precisato anche che interessa soprattutto le donne di 30-40 anni e che si verifica piu' spesso nelle donne che non hanno mai avuto figli. I sintomi si possono raggruppare in due gruppi fondamentali: dolore e infertilita'. E l'infertilita' puo' essere causata anche da fattori biochimici.(AGI).

Per sottoscrivere la petizione clicca qui 

Perché è importante


Pretendiamo dal governo della REGIONE PUGLIA, dal Presidente Vendola, dall'Assessore alla Sanità, dalla Giunta e dal Consiglio regionale che sia al più presto adottata una legge che introduca il Registro regionale dell'endometriosi, per la raccolta e l'analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia, al fine di stabilire appropriate strategie di intervento, di monitorare l'andamento e la ricorrenza della malattia, di rilevare le problematiche connesse e le eventuali complicanze.
Il Registro riporterà i casi di endometriosi, il numero di nuovi casi registrati annualmente e rappresenterà statisticamente l'incidenza della malattia sul territorio regionale e, nello specifico, in ogni singola provincia.
Il Registro rileverà in particolare:
a) le modalità di accertamento diagnostico della malattia;
b) i trattamenti e gli interventi sanitari conseguenti;
c) la qualità delle cure prestate;
d) le conseguenze della malattia in termini funzionali.
E' il primo necessario passo per la tutela della salute delle donne che nascono con questa terribile malattia cronica, tra le peggiori patologie emergenti.
In Puglia una donna su dieci ne soffre e può arrivare a scoprirlo anche dopo 9 - 10 anni dai primi sintomi, in cui è costretta a convivere con fortissimi dolori mestruali che ne condizionano la vita sessuale e anche quella lavorativa. Per questo la proposta di legge si deve occupare anche di favorire la ricerca finalizzata a individuare terapie che possano ridurre il dolore e la sintomatologia e istituirà un Osservatorio sulla patologia con il compito di promuoverne la diagnosi precoce e la sua conoscenza.

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