sabato 16 novembre 2013

Vendola e quelle telefonate che NON fanno ridere

La forza e il valore dell'audio rispetto alla trascrizione: quello che le parole scritte non dicono.


"A seconda di come noi trattiamo la democrazia, i politici tratteranno noi": sono più che mai attuali le parole che il nostro compagno di lotte e amico Salvatore De Rosa (venuto a mancare nel 2012) ci ha inviato in una delle sue ultime mail. Salvatore era  come noi un convinto sostenitore del superamento della democrazia delegata , vista la sua crisi. Una crisi che si legge ancora oggi,  anche nel video che sta girando da ieri  a firma del Fatto Quotidiano che diffonde l'audio della telefonata fatta da Nichi Vendola (indagato per le pressioni esercitate Giorgio Assennato direttore Arpa Puglia) a Girolamo Archinà, responsabile relazioni interne Ilva (finito agli arresti domiciliari).
Quelle risate di Vendola che ricordano (facendo le dovute distinzioni)  quelle dei due imprenditori per l'avvenuto terremoto de L'Aquila  NON sono giustificabili. Vendola deve rispondere delle risate, dell'aver telefonato a Girolamo Archinà,  deve rispondere del perchè considerare un provocatore un giornalista che fa onestamente il suo lavoro (come avrebbero dovuto fare anche gli altri), deve rispondere del suo atteggiamento Non più ambiguo ai nostri occhi. E non la leggiamo quella conversazione come qualcuno ha scritto  "una captatio  benevolentiae"  che seppur "vecchia" e datata acquisisce maggior valore della semplice trascrizione. Non è la rapprensentazione di una realtà distorta: è la voce reale e vera di Nichi Vendola, grande narratore di storie strazzianti. Come quelle scritte ed inviategli dai bambini di Taranto, le prime vittime dell'inquinamento industriale.  Quell'audio rivela chi è veramente  Vendola: diffonde la stessa voce di un Presidente che in campagna elettorale diceva nel 2011: "io non ho interesse a fare il Presidente della Regione, se devo deludere quei bambini". I Bambini e le loro famiglie sono stati delusi, profondamente.
Vendola dovrebbe per questo dimettersi ma invece cosa fa? minaccia di querelare il Fatto.
Il comportamento di Vendola è rappresentativo di una classe politica vecchia e corrotta, ancorata a delle arcaiche logiche di potere, quelle che tengono in vita un sistema marcio che continua a provocare morti ingiuste e non più tollerabili.
Le sue parole e risate sono inequivocabili, come le sue "leggine" di cui tanto si vanta.
Il trattamento che ci ha riservato Vendola non ci deve stupire: è lo stesso che noi in maniera superficiale ed ingenua abbiamo riservato alla democrazia, nel momento in cui lo abbiamo "delegato" a rappresentarci.


Nessun commento: