La questua dei pezzenti e la festa dei giullari
In concomitanza con il rigetto del ricorso della Procura di Taranto sul conflitto di attribuzione per la legge 231/12 salvaRiva, da parte della Consulta, in città si assiste alla solita questua dei micro(cefalici)politici locali, pronti col cappellino in mano e le scimmiette danzanti di ordinanza, a implorare al primo doppiopetto mandato da Roma qualche centesimo di area demaniale, qualche spicciolo di cassaintegrazione in deroga, qualche rimasuglio di bilancio per le "grandi opere" di bonifica per il rilancio del porto, del turismo, dell'edilizia e bla bla bla...
Per chi abbia familiarità con Taranto, questa scena si ripete da più di 500 anni, con le suppliche ai principi, ai re, ai francesi, ai piemontesi, e presto anche ai cinesi!
In questo, bisogna riconoscerlo, i nostri Stanlio e Olio, Stefano e Florido, sono assolutamente i politici più rappresentativi che abbiamo mai avuto!
Nel frattempo ecco i giullari di Riva che alzano la testa e spuntano nella piazza mediatica a festeggiare questa prima vittoria forense... Vorrà dire qualcosa che uno di loro si chiami Pirro? Speriamo...
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