Ilva: 2 mld e 250 mln stima per interventi nel siderurgico
Da 3 miliardi e mezzo a 2 miliardi e 250 milioni: il costo per mettere a norma lo stabilimento dell'Ilva di Taranto si abbatte, nel giro di qualche mese, di oltre un miliardo di euro. Tre miliardi e mezzo era infatti la stima piu' volte e' circolata per gli interventi di adeguamento dell'Aia. Adesso, invece, nel piano con cui l'Ilva chiede la cassa integrazione straordinaria per 6.417 lavoratori, si parla esplicitamente di 2 miliardi e 250 milioni. I sindacati affermano che l'Ilva, posta davanti al problema, ha spiegato che i 3 miliardi e mezzo erano una stima mentre ora si e' nella fase della quantificazione perche' si stanno definendo le progettazioni, stringendo i contatti con le imprese fornitrici e in diversi casi gli ordini di lavoro e di acquisto sono gia' partiti. C'e', insomma, avrebbe detto l'Ilva ai sindacati, un quadro piu' realistico. E comunque, avrebbe avvertito l'azienda, con le cifre dell'Aia si potrebbe ancora salire o scendere del 20%. L'esistenza di questo ampio margine di oscillazione, secondo l'Ilva, dipende dal fatto che una valutazione "definitiva potra' essere fatta una volta ricevute le offerte tecniche complete per tutte le attivita' previste".
L'intervento piu' imponente e' quello delle cokerie con 860 milioni, seguito dagli altiforni 1 e 5 con 400 milioni e i parchi minerali con 300. Ma anche se non sono gli oltre 3 miliardi dei mesi scorsi, l'Ilva fa comunque presente ai sindacati che si tratta di importi significativi tanto piu' per un'azienda in grave crisi di liquidita' e che ancora nei giorni scorsi, a fronte della decisione del gip sulle merci sequestrate, ha sottolineato come sia inopportuno "blindare" il ricavato nella vendita - 800 milioni e' il valore commerciale stimato dai custodi giudiziari - in un deposito vincolato e non utilizzarlo invece "in attitivita' piu' utili all'interesse dei cittadini come appunto l'attuazione dell'Aia". L'Aia, con l'organizzazione degli interventi e la tipologia degli investimenti, sara' uno dei temi che i sindacati solleveranno domani al tavolo ministeriale per la cassa integrazione.
Invece, a controllare che l'Ilva stia davvero adempiendo alle prescrizioni della legge 231 dello scorso dicembre, saranno i tecnici dell'Ispra che dovrebbero arrivare a Taranto a fine mese nel siderurgico. (AGI) .
Nota Ilva
Ilva ha presentato la richiesta di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione nell’ambito degli adempimenti richiesti dall’AIA . Il numero dei lavoratori interessati va da circa 4.400 a un massimo di 6.500 circa.La richiesta , che e' di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione , dovrebbe avere una durata di 24 mesi , a partire dal 3 marzo prossimo. Il piano di ristrutturazione aziendale presentato dalla Società prevede anche la chiusura di alcune linee produttive, in particolare dell’altoforno 1, già chiuso, e dell’altoforno 5.
Con tale richiesta, l’Azienda conferma l'impegno previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale.
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