martedì 5 febbraio 2013

Carbone? Per l'Ilva è solo un buco nel sacco della Befana!

Una parte del carico di carbone finisce in mare e allo sporgente Ilva del porto di Taranto scatta l'allarme inquinamento. L'incidente è avvenuto questa mattina durante le operazioni di scarico del minerale da una motonave battente bandiera maltese.
Il carico da 81.000 tonnellate era destinato alla grande fabbrica dell'acciaio. Durante le operazioni qualcosa è andata storta ed una quantità di carbone è precipitata nello specchio d'acqua davanti alle banchine.
Immediatamente è stato lanciato l'allarme e sul posto sono intervenute le motovedette della capitaneria di Porto e i mezzi della società Ecotaras, specializzata in interventi di disinquinamento.
Gli esperti della Ecotaras hanno subito circoscritto la zona per evitare che la macchia nera si allargasse ulteriormente. Gli uomini della capitaneria di Porto, invece, hanno avviato subito le indagini per comprendere la dinamica dell'incidente.

Per l'Ilva, la dispersione in mare di polvere di coke non ha determinato "alcuna emergenza" ambientale. "Questa mattina, poco prima delle 8 - rende noto l'azienda in una nota - una quantità di materiale fossile bachatsky, valutata intorno ai 50 chili, è caduta in mare a causa del vento durante le operazioni di scarico al secondo sporgente dalla nave Kambanos. Non si tratta di materiale pericoloso e la quantità trasportata dal vento è esigua".
L'azienda assicura che "prima dello scarico si è provveduto come da procedura al bagnamento
attraverso gli appositi fog cannon. La presenza del vento e la composizione particolarmente fine del carico - rileva l'Ilva - hanno determinato lo spolverio del minerale che è caduto in prossimità della nave. Ilva ha immediatamente fatto intervenire i mezzi per la bonifica, il contenimento e il recupero del materiale dalla società Ecotaras. La situazione - conclude la nota dell'azienda - è sotto controllo e non si segnala alcuna emergenza. Sono comunque in corso gli accertamenti da parte dei tecnici dell'Ilva e delle autorità preposte". (Repubblica)

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