Il carico da 81.000 tonnellate era destinato alla grande fabbrica dell'acciaio. Durante le operazioni qualcosa è andata storta ed una quantità di carbone è precipitata nello specchio d'acqua davanti alle banchine.
Immediatamente è stato lanciato l'allarme e sul posto sono intervenute le motovedette della capitaneria di Porto e i mezzi della società Ecotaras, specializzata in interventi di disinquinamento.
Gli esperti della Ecotaras hanno subito circoscritto la zona per evitare che la macchia nera si allargasse ulteriormente. Gli uomini della capitaneria di Porto, invece, hanno avviato subito le indagini per comprendere la dinamica dell'incidente.
Per l'Ilva, la dispersione in mare di polvere di coke non ha determinato "alcuna emergenza" ambientale. "Questa mattina, poco prima delle 8 - rende noto l'azienda in una nota - una quantità di materiale fossile bachatsky, valutata intorno ai 50 chili, è caduta in mare a causa del vento durante le operazioni di scarico al secondo sporgente dalla nave Kambanos. Non si tratta di materiale pericoloso e la quantità trasportata dal vento è esigua".
L'azienda assicura che "prima dello scarico si è provveduto come da procedura al bagnamento
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