giovedì 14 gennaio 2010

Sud minor


E qualcosa rimane dell’odore della pioggia fresca nel giardino, delle corse in bicicletta finché tiene la catena, dei lunghi pomeriggi, delle dita appiccicose dopo un lemonissimo, del fiatone per rincorrere quel maledetto aquilone, qualcosa rimane di noi e di ciò che siamo stati, dei baci che non le diedi mai, delle poesie che le dedicai, dei quadernoni pieni di storie e disegni.
Rimane questa storia, e rimarrà anche quando non ci sarò più io, finché qualcuno avrà voglia di raccontarla.

L'AUTORE:
Carmine Caputo è di Statte. Per fuggire alla puzza del siderurgico è scappato a Bologna dove si occupa di comunicazione e soffre per il Taranto. La critica ha affermato unanime che l’unica sua opera veramente riuscita è la sua adorata figlia Martina.
Ha scritto anche:
“Bello dentro, fuori meno” (2004, Nonsoloparole Edizioni)
“Bologna l’oscura” (2007, Nonsoloparole Edizioni)
“La concorrenza sleale dell’ombelico” (2009, Lulu Press)

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