lunedì 18 gennaio 2010

L'acqua nella Boccia: vedere ma non toccare!

"Boccia: l'acqua resta pubblica ma la gestione spetta ai privati"... come dire: il mare è di tutti ma per fare il bagno dovete pagare l'ingresso allo stabilimento (e pure l'ombrellone e la sdraio, anche se non vi servono!).
Poi, Boccia dice che le tariffe idriche in Puglia sono più alte che altrove. Per ...forza, dobbiamo necessariamente pagare l'energia per il trasporto dell'acqua dalla campania, dal molise e dalla basilicata.
Boccia, quanti fiumi di portata rilevante abbiamo in Puglia? Nessuno!
E i privati che farebbero per abbassare i costi? La danza della pioggia o ci fanno bere l'acqua di mare?

Boccia: l'acqua resta pubblica ma la gestione spetta ai privati

Si preparano i manifesti con tanto di slogan («Nell’Italia del futuro la Puglia è primaria»): la macchina elettorale di Francesco Boccia, candidato del Pd contro il governatore uscente di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola, è partita. Ieri sono stati inaugurati i primi due comitati elettorali e da oggi il leader Pd Massimo D’Alema sarà in Puglia per sostenerlo (a Lecce e, domani, a Taranto). Una corsa breve, appena una settimana, per dimostrare che questa volta non sarà come nel 2005, quando gli stessi Boccia e Vendola si sfidarono e Nichi conquistò lo scettro del centrosinistra.
Primarie tutte a sinistra, ma chi garantisce che pezzi dell’Udc - dichiaratasi contraria - o pezzi del centrodestra che vogliono far saltare l’accordo Pd-Udc non vengano a votare domenica?
Posso solo lanciare un appello alla coscienza degli elettori, che mi auguro sia maggiore di tutti quelli a cui piacciono i giochi sotterranei della politica. Non ci sono meccanismi di controllo: mi affido all’onestà di ogni elettore. Credo anche che, dopo questa esperienza in Puglia, le primarie andranno normate per legge.
Sino all’assemblea di sabato scorso il Pd non voleva farle....
Il Pd è un partito vitale, aperto, che ha forti legami con molti movimenti spontanei. Il Pd è il partito delle primarie, ma la politica ci insegna che se è vero che al cuore non si comanda, è ancora più vero che solo con il cuore non si governa. Per questo abbiamo insistito in questi mesi sul progetto, l’ambizione di mettere insieme i mondi che Berlusconi ha artificiosamente diviso in questi anni. Chi verrà a votare domenica deve sapere che da un lato, votando per me, sostiene una coalizione larga a guida Pd che tiene insieme tutti i partiti dell’op - posizione parlamentare (Pd, Udc e Idv); dall’altro, votando per Nichi, sostiene una piccola coalizione a guida Sinistra Ecologia e Libertà. L’er rore politico di Vendola è di aver messo se stesso davanti a tutto. In questi giorni di lavoro con Blasi non ho trovato una coalizione e un progetto politico, come quello che stiamo lanciando. ma tante cose positive e molte incompiute.
Ma quant’è vero questo legame tra i moderati dell’Udc e il centrosinistra?
In Parlamento nei mesi scorsi abbiamo fatto battaglie comuni, nel segno di una moderna sinistra riformista sui figli e sul lavoro femminile, battaglie sempre finite contro il muro di un governo del Nord, battaglie che rappresentano l’idea dell’Italia e del Sud che vorremmo. La Puglia ha i titoli per essere la locomotiva di un riscatto del Sud e per questo che non abbiamo ceduto all’imposizione di Vendola di dividere il centrosinistra.
Uniti sì, ma con quale idea?
Vogliamo tenere dalla stessa parte i diritti di imprese e lavoratori, vogliamo batterci per un welfare moderno, per i diritti di giovani e donne disoccupati, per il ruolo delle famiglie basato sulla centralità della persona e non su ragioni ideologiche. Nel mio programma prevedo la garanzia sugli interessi del mutuo per la prima casa da parte della Regione. La coalizione che vogliamo costruire deve essere un patto con la società, un patto basato sui bisogni delle persone. Vogliamo ripartire da questo, ma anche dalle cose buone fatte.
La sanità di questi 5 anni lo è stata o no?
Sogno una regione con direttori generali che non si occupano di appalti e gare, ma di come risolvere i problemi dei pazienti e del personale. So che ai cittadini va data una risposta immediata per i problemi di salute e se la risposta la dà il privato in 3 giorni, mentre il pubblico ce ne mette 540, il costo non può pagarlo il paziente con le tasse, ma il manager incapace. Alla Puglia servirebbe una centrale unica per gli acquisti delle Asl, che tenga insieme il meglio della magistratura contabile col meglio della burocrazia regionale. Quando tieni insieme tutti i pezzi dello Stato, come abbiamo fatto per l’uscita dal crac di Taranto, i cittadini si fidano e i risultati arrivano.
Al nucleare dite no,ma l’Aqp lo aprireste ai privati. Giusto?
L’Acquedotto compra e vende acqua: ovvio che sia un bene pubblico, ma bisogna uscire dalla demagogia. Se l’acqua è pubblica, la Regione di Vendola dovrebbe darla gratis a tutti e, invece, in Puglia si pagano le tariffe più alte. Per questo sono per la statalizzazione delle imprese che detengono il patrimonio delle principali utilities, ma sulla gestione no: pretendo che le famiglie del San Paolo di Bari non paghino nulla e i benestanti come me e Vendola paghino di più. E, per farlo, occorre aprire le porte della gestione alla competizione tra privati, pur tutelando la maggioranza in mano pubblica. (GdM)

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