venerdì 8 gennaio 2010

RIFIUTI, CASE E ARCHEOLOGIA: solo a Taranto...

1 commento:

Unknown ha detto...

Condivido tutto ciò che è stato così bene argomentato nell'articolo. Sono una cittadina residente da molti anni nella zona limitrofa all'area in questione, ma sono anche una cittadina che da oltre venti anni si adopera nella raccolta differenziata dei rifiuti, chiedendosi come mai non sia ancora possibile riciclare le pile, le cartucce delle stampanti, gli oli alimentari, ecc.
Sviluppare in modo ottimale la raccolta dei rifiuti differenziati è un obbligo morale e civile che riguarda tutti noi, ma ritengo che sia un obbligo anche quello di trovare un luogo più consono a tale attività, il parco archeologico nacque con ben altri propositi ed ora vige in uno stato di totale abbandono. Nel corso degli anni abbiamo assistito all’abbattimento di una parte degli alberi della pineta di Via Ancona per permettere la realizzazione dell’Università LUMSA, all’abbattimento di una parte degli alberi (piantati a spese degli abitanti della zona) per consentire la realizzazione di un distributore di carburanti sempre in Via Ancona, a cosa altro dobbiamo ancora rinunciare? La zona in questione, oltre ad essere densamente popolata, considerando la grande quantità di torri presenti, è l’ultima rimasta ad avere un polmone verde. Invece di preservarla vogliamo continuare a distruggerla?
Sindaco, come sua elettrice le chiedo di intervenire per evitare questo ennesimo gesto sconsiderato.
Cordiali saluti.
Anna Rita