Cosa succede nel mondo mentre la Regione Puglia autorizza lo scempio permanente degli stabilimenti balneari in odore di abusivismo sulle nostre coste?
Premiato agli Holcim European Awards 2008 tenutisi a Madrid il Piano Strategico “Scarcoasts” per la riqualificazione dei siti inquinati costieri del Mezzogiorno. Scarcoasts, ambizioso programma per la “riconversione dei paesaggi costieri sfigurati dell’Italia del Sud e la tutela della salute dei cittadini”, è stato ideato e sviluppato dallo studio salernitano Centola & Associati (che ha redatto le proposte per Napoli Est e Portovesme); dallo studio reggino Sud’Arch (per Saline Joniche); e dagli studi messinesi U.f.o., A.i.r. Engineering, AreaLab e Substanze (per Milazzo). Con 2.000.000 $ di montepremi la Holcim Foundation promuove il più importante premio mondiale per l’architettura sostenibile in collaborazione con 5 università internazionali. La seconda edizione ha visto la partecipazione di 5.000 progetti da 121 nazioni. In Italia esistono 13.000 “Siti Inquinati” e 53 “Siti di Interesse Nazionale” (mega-siti contaminati) inseriti nei programmi di bonifica del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Gli oltre 170.000 ettari di aree costiere da recuperare rappresentano sia una sfida tecnico-scientifica che una formidabile opportunità per l’economia e la ricerca.
Al Sud ancora oggi si combattono malattie, malformazioni e morti in troppi luoghi: Priolo, Milazzo, Gela, Porto Torres, Portovesme, Sarroch, Taranto, Brindisi, Manfredonia, Saline Joniche e Napoli Est.
Centola & Associati, Sud’Arch, U.f.o., A.i.r. Engineering, AreaLab e Substanze hanno sviluppato 4 Masterplan, esemplificativi di metodologie, tecniche e potenzialità per proteggere la salute dei cittadini e per riconvertire gradualmente le attività imprenditoriali inquinanti in declino: Napoli Est - Ridisegno del Fiume e del corridoio ecologico del Sebeto (50 Ettari)
Portovesme - Recupero del Lago di fanghi rossi (110 Ettari)
Milazzo - Reimpianto del Bosco mediterraneo costiero (130 Ettari)
Saline Joniche - Riuso del Bacino marino abbandonato (75 Ettari).
La Giuria Europea, presieduta da Harry Gugger, professore presso l’EPFL di Losanna e partner dello studio Herzog & De Meuron, della quale facevano parte, tra gli altri, Nathalie de Vries (Mvrdv), Jean-Philippe Vassal (Lacaton & Vassal) e Luis Fernández-Galiano (Arquitectura Viva) ha sottolineato l’impegno e il significativo messaggio politico di Scarcoasts: “Recuperare e rivitalizzare ampie aree costiere dell’Italia già deteriorate e contaminate dalle attività umane invece di consumare nuovo territorio per soddisfare i bisogni futuri della collettività. Il Piano Strategico si sviluppa su tre livelli principali:
1) l’eliminazione dei drammatici pericoli per la vita umana e per la natura causati da agenti chimici, polveri e metalli presenti nel sottosuolo, nell’aria e nell’acqua anche attraverso la riconversione delle industrie inquinanti e l’introduzione di nuove attività pulite;
2) l’incremento progressivo di occupazione coordinando i programmi di bonifica e stimolando l’introduzione di nuovi laboratori di ricerca ed imprese nei settori emergenti delle biotecnologie, biocombustibili, fitodepurazione e produzione di energia da fonti rinnovabili;
3) la realizzazione di infrastrutture etiche innovative e compatibili per il turismo e la cultura.
Il programma di rivitalizzazione proposto dal team italiano è un esempio unico di come ri-stabilire un equilibrio basato sullo sviluppo sostenibile di vaste aree rimarginando le ferite all’umanità ed alla natura causate da un pensiero orientato al breve periodo, da scelte politiche inadeguate ed attività industriali incontrollate. Si riconosce al piano strategico “Scarcoasts” una innovazione profonda, guidata da scopi sociali, originata dalla società civile e perfettamente trasferibile in contesti simili”.
Fonte: IMGpress
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