venerdì 15 marzo 2013

Se questa è una vittoria...

Bene... ora che hanno finito di calarsi le braghe per assicurare la pagnotta, potremo contare sui sindacati per garantire la salute e il futuro della città?

Ilva, via a 3749 contratti di solidarietà esultano gli operai a rischio cig

No alla cassa integrazione straordinaria, via libera ai contratti di solidarietà. È questo il verdetto del vertice decisivo tenuto ieri sera al ministero del Lavoro sulla crisi Ilva. La trattativa tra sindacati e azienda alla presenza del vice ministro Michel Martone, ha consentito di scongiurare il ricorso alla cassa e agli esuberi, come invece aveva annunciato Ilva per attuare il piano di riqualificazione ambientale. L'accordo sul ricorso ai contratti di solidarietà è stato raggiunto "su base annua con verifica semestrale", come ha comunicato con una nota la Fim Cisl. Con questo percorso si ridurrà in maniera considerevole il numero degli operai coinvolti nella procedura connessa al risanamento degli impianti della grande acciaieria.
La rimodulazione del programma, infatti, comporta che nell'anno in corso saranno 3.749 i lavoratori destinatari degli ammortizzatori sociali, con una riduzione massima dell'orario di lavoro del 33%. Viene accantonato, quindi, il programma da incubo prospettato a febbraio. L'azienda, infatti, aveva richiesto la cassa integrazione straordinaria per migliaia di operai nei prossimi ventiquattro mesi, con l'inquietante punta di 6417 lavoratori prevista per l'estate del prossimo anno. Il percorso dei contratti di solidarietà era stato sostenuto in primo luogo dalla Fiom, visto che comporta la possibilità di incidere meno della cassa integrazione sui salari dei lavoratori, consentendo di maturare ferie, tredicesima e premi di produzione.
Tutto stava a verificarne la percorribilità. Un via libera che è giunto ieri sera, con una trattativa a oltranza. (Repubblica)

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