Bene... ora che hanno finito di calarsi le braghe per assicurare la pagnotta, potremo contare sui sindacati per garantire la salute e il futuro della città?
Ilva, via a 3749 contratti di solidarietà esultano gli operai a rischio cig
No alla cassa integrazione straordinaria, via libera ai contratti di
solidarietà. È questo il verdetto del vertice decisivo tenuto ieri sera
al ministero del Lavoro sulla crisi Ilva. La trattativa tra sindacati e
azienda alla presenza del vice ministro Michel Martone, ha consentito di
scongiurare il ricorso alla cassa e agli esuberi, come invece aveva
annunciato Ilva per attuare il piano di riqualificazione ambientale.
L'accordo sul ricorso ai contratti di solidarietà è stato raggiunto "su
base annua con verifica semestrale", come ha comunicato con una nota la
Fim Cisl. Con questo percorso si ridurrà in maniera considerevole il
numero degli operai coinvolti nella procedura connessa al risanamento
degli impianti della grande acciaieria.
La rimodulazione del
programma, infatti, comporta che nell'anno in corso saranno 3.749 i
lavoratori destinatari degli ammortizzatori sociali, con una riduzione
massima dell'orario di lavoro del 33%. Viene accantonato, quindi, il
programma da incubo prospettato a febbraio. L'azienda, infatti, aveva
richiesto la cassa integrazione straordinaria per migliaia di operai nei
prossimi ventiquattro mesi, con l'inquietante punta di 6417 lavoratori
prevista per l'estate del prossimo anno. Il percorso dei contratti di
solidarietà era stato sostenuto in primo luogo dalla Fiom, visto che
comporta la possibilità di incidere meno della cassa integrazione sui
salari dei lavoratori, consentendo di maturare ferie, tredicesima e
premi di produzione.
Tutto stava a verificarne la percorribilità. Un via libera che è giunto ieri sera, con una trattativa a oltranza. (Repubblica)
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