...e per fortuna che il Ministero del Circo Clini ha detto che va tutto bene!
Taranto, ispettori Ispra nelle cokerie Ilva: emissioni oltre i limiti
Emissioni fuori legge dall’Ilva, in particolare
dalle cokerie. A segnarlo, per ora solo al ministero dell’Ambiente in
attesa di inviare una circostanziata relazione alle autorità competenti,
è l’Ispra a seguito della tre giorni di ispezione (dal 5 al 7 marzo)
compiuta nell’Ilva per verificare lo stato di attuazione degli
interventi strutturali e gestionali previsiti dalla nuova Aia. Gli
ispettori dell’Ispra, in particolare, avrebbero accertato alcune
violazioni dei limiti emissivi prescritti dalla nuova Autorizzazione
integrata ambientale. I funzionari dell’Isti - tuto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale fanno riferimento al «rispetto della
durata delle emissioni visibili durante il carimento della miscela nelle
batterie 3-4-5-6-9-10 della cokeria perché i tempi sono quasi sempre
superiori ai 30 secondo previsti».
Inoltre, non vengono
rispettate «le prestazioni emissive per il parametro polveri nel reparto
cokefazione con il superamento del limite di 20 microgrammi di
concentrazione di polveri per le batterie 9-10 della cokeria, con
particolare accentuazione al superamento nella giornata di wind days
verificatosi il 3 marzo. Per le batterie 3-4-5-6 ora ferme, sono stati
inoltre verificati il superamento dei limiti emissivi prima della
chiusura».
I tecnici dell’Ispra censurano, inoltre, «l’emissione
di particolato con il flusso di vapore acqueo in uscita dalle torri di
spegnimento 1 e 2, asservite alle batterie 3-4 e 5-6 della cokeria non
più in esercizio, emissione superiore ai limiti prima della fermata
delle batterie; superamenti sono stati registrati anche per la torre di
spegnimento 7 asservita alle batterie 11-12, attualmente in funzione,
esaminando i monitoraggi mensili delle emissioni diffuse di polveri».
L’Ilva, insomma, continua ad inquinare, visto che dopo la comunicazione
di notizia di reato fatta dall’Arpa alla Procura della repubblica a metà
febbraio e ancora coperta da diversi omissis, ora anche l’Ispra segnala
la violazione dei limiti emissivi previsti dalla nuova Autorizzazione
integrata ambientale.
Tutta da verificare è la perseguibilità
penale del «nuovo» inquinamento considerato che la legge salva-Ilva di
fatto consente all’azienda di utilizzare gli impianti per 36 mesi dal
rilascio dell’Aia, senza incorrere nel rischio di vederseli sequestrare
senza facoltà d’uso come avvenne il 26 luglio scorso, quando fu eseguito
il provvedimento firmato dal gip Patrizia Todisco che decise così di
porre fine alle emissioni, causa di malattie e morte per operai e
cittadini. (GdM)
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