lunedì 25 marzo 2013

AMIU: due inceneritori, nessuna differenziata e tanti debiti

L’Amiu batte cassa. Nel primo pomeriggio di venerdì scorso a Palazzo di Città è pervenuta una «riservata» spedita dall’azienda d’igiene urbana. Nella nota recapitata al sindaco di Taranto, Ezio Stefàno ed al segretario generale del Comune, Anna Maria Franchitto, il presidente dell’Amiu, Gino Pucci, ha fatto sapere quanto serve all’azienda per pagare gli stipendi ai 600 dipendenti e per onorare le scadenze fiscali.
Da quel che risulta alla Gazzetta, la cifra occorrente oscillerebbe intorno ad 1 milione 700mila euro. Come fare, allora? Considerato che, difficilmente, l’Amministrazione comunale verserà nelle casse aziendali i 3,4 milioni di euro (mensili) previsti dal contratto di servizio a causa della nota mancanza del Durc (documento di regolarità contributiva), bisognerà trovare necessariamente altre strade. E farlo pure in fretta.
A questo punto, l’ipotesi tecnicamente più percorribile sembra essere quella che porta ad una sorta di anticipazione dei lavori effettuati nell’ambito dello stesso contratto di servizio. In realtà, se è improprio parlare di somme girate extra contratto l’espressione, però, ci si avvicina molto. È altrettanto probabile, inoltre, che tra oggi e domani al massimo venga convocata una riunione urgente di giunta che dia il via libera a questo trasferimento di fondi comunali verso l’azienda d’igiene urbana. In caso contrario, il pagamento degli stipendi sarebbe (fortemente) a rischio. (GdM)

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