Certo, se le autorità fossero altrettanto vigili e "precautelative" nei confronti di discariche, inceneritori e grandi industrie invece che prendersela con i "piccoli" che operano nel settore del recupero...
Fonte: Villaggio Globale
La Progeva srl era stata accusata due settimane fa di «traffico di rifiuti speciali contenenti sostanze pericolose e avvelenamento dei terreni» e il Noe di Lecce aveva sequestrato alcune tonnellate di compost. Oggi il dissequestro per «insussistenza di ogni ipotesi di reato»
Un sequestro e dissequestro lampo: il 18 ottobre scorso il Noe di Lecce sequestra all'azienda di Laterza Progeva Srl 1.200 tonnellate di compost risultato non conforme ai parametri di legge, due settimane dopo i giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Taranto arrivano ad una conclusione di «Insussistenza di ogni ipotesi di reato» ed ordinano l'immediato dissequestro (già effettuato).
L'azienda laertina, anche attraverso il proprio legale, l'avvocato Egidio Albanese, ribadisce oggi con forza che non è mai stata accertata, nonostante tutte le analisi effettuate, la tossicità dei rifiuti in ingresso e non è mai stata riscontrata la presenza di elementi pericolosi nel compost e nei prodotti derivati della Progeva. Mai trovati zinco e rame in quantitativi superiori ai limiti consentiti dalle norme né nel compost presente in azienda né in quello presente presso i rivenditori (così come invece era stato sottolineato nella nota del Noe di Lecce). Si conferma quindi che il compost della Progeva non è assolutamente tossico e che non è mai stato provocato alcun avvelenamento dei terreni.
«La diffusione di notizie allarmanti assolutamente non fondate, l'ampio risalto dato dai vari mezzi di comunicazione a notizie in definitiva non verificate, il clima di diffidenza e sospetto creato intorno all'azienda in particolare e verso la cultura della gestione dei rifiuti in generale hanno messo in crisi non solo l'immagine dell'azienda ma la serenità di un corretto rapporto tra tutti gli attori sociali presenti sul territorio: amministrazione comunale, associazioni, cittadini - si legge in una nota dell'azienda -. La Progeva Srl si sforza di operare quotidianamente e tra mille difficoltà all'interno delle regole etiche e morali e nel rispetto della legge. Si auspica, ora, di poter ristabilire un sereno clima di fiducia nei confronti dell'azienda che operando nel recupero degli scarti organici svolge un servizio di pubblica utilità. I prodotti (fertilizzanti organici a base di compost) derivando dal reimpiego di risorse rinnovabili svolgono un ruolo primario per un'agricoltura sostenibile e rispettosa dell'ambiente».
Solo che a fronte di tutti noi produttori di rifiuti, le guerre scoppiano su dove smaltirli, e la risposta è sempre e solo una: «lontano da noi».
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