lunedì 17 novembre 2008

Rassegna stampa

Un bell'editoriale di Marcello di Noi.
Per la cronaca, i riferimenti a presentazioni di libri e fantomatici professoroni e scrittori non si riferiscono al bravo Carlo Vulpio che ha recentemente presentato per il Comitato per Taranto il suo libro inchiesta Roba Nostra. Ci sembra di leggere, invece, di quel tale industrialista barese che ogni tanto viene "ospitato" da compiacenti locali per combattere con gli elefanti battaglie già perse...



Riconosciamo a Vernola di aver effettivamente sollevato, come altri (tipo Franca Rame), nelle sedi centrali la questione Taranto.
Riconosciamo anche le critiche a Vico che oggi fa il cavaliere della salute quando un paio di anni fa chiedeva sfacciatamente per Taranto la deroga ai limiti sanciti a Kyoto (insieme a Franzoso).
Ma perchè Vernola che appartiene al partito del "ministro" che ha affidato la procedura di rilascio dell'AIA ad un pluricondannato e ad un precario 32enne di un'università privata e "scurisciuta" spinge così tanto contro la legge regionale antidiossina in nome dell'AIA che è gestita dal suo "ministro" e da questi "validi" elementi?
E perchè, poi, parla uno che ha il bacino elettorale nel leccese invece di Franzoso che dovrebbe rappresentare i tarantini?
Dubbi della politica, ... o politicanti in dubbio?


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