sabato 15 novembre 2008
Il cancro non guarda in faccia a nessuno...
Qui a Taranto, tra i tantissimi che si ammalano per colpa della grande industria, c'è anche qualcuno che da anni è immobilizzato dopo un'operazione per cancro. Ecco un pezzo della sua storia che potrete leggere sul blog che hanno creato per lui: Aiutiamo Gianni Battista
Gianni oggi ha 28 anni e da 2 anni ormai passa le sue giornate sdraiato in un letto o seduto su una sedia a rotelle, con lo sguardo alle volte perso nel vuoto. Tutto è iniziato il 9 dicembre 2006 quando a causa di una terribile emicranea veniva trasportato al SS. Annunziata di Taranto, reparto di neurochirurgia. Dopo gli accertamenti di rito i medici ci comunicarono la notizia che ha cambiato le nostre vite: Gianni era affetto da un ependimoma al IV ventricolo con aderenza al tronco encefalico. Il 12 dicembre dopo 10 ore di intervento fu portato, come da prassi, in sala rianimazione, dove il 13 si svegliò in buone condizioni. Per 3 giorni pensammo che qualcuno da lassù lo avesse protetto, perchè nonostante la difficoltà dell'intervento sembrava che tutto stesse procedendo per il meglio, ma ancora non sapevamo cosa si stava per abbattere su di noi. Il 16 dicembre i medici ci comunicarono che era entrato in coma, facendoci sprofondare in una sorta di buco nero dal quale ancora oggi non riusciamo ad uscire. Nonostante nel corso dei mesi abbia avuto dei piccoli miglioramenti Gianni dal 16 dicembre 2006 non ha più potuto parlare, camminare, assaporare dei cibi, giocare con la figlia, amare sua moglie. I medici, in Italia, ci hanno parlato alcuni di sindrome di locked in altri di stato di minima coscienza, in entrambi i casi non ci hanno dato speranze!!! Nonostante tutto non ci siamo abbattuti, abbiamo continuato a sperare ed a cercare delle cure che potessero permettergli di ritornare ad avere una vita ed è così che abbiamo sentito parlare dell'Ocean Hyperbarich Neurolocic Center. Questo centro è in Florida, precisamente a Fort Lauderdale by the sea, qui i medici, utilizzando l'ossigenoterapia a livello neurologico, riescono il più delle volte a ridare un senso alla vita di chi come Gianni oggi è senza "speranza"!
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