domenica 30 novembre 2008

Ieri si parlava di rifiuti...

Certo che se continuuiamo a distruggere i rifiuti e riempire aria e terra di veleni invece di riciclarli, finiremo per pagare sempre di più bollette e cure mediche...

Rifiuti a peso d'oro: secondo dati elaborati e diffusi da Cittadinanzattiva, in Puglia la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è di 249euro, con un incremento del 6,9% rispetto all'ultimo anno. Il risultato è che in Puglia si paga 32euro in più rispetto alla media nazionale, pari a 217euro. Dopo Sicilia (280euro), Campania (262euro) e Sardegna (255euro), la Puglia è la regione dove mediamente si paga di più all'anno per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, mentre la spesa media più bassa si registra in Molise (117euro), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese. Una differenza che trova conferma anche all'interno di una stessa Regione: a Taranto la Tarsu arriva a costare 347euro, 68euro in più rispetto a Brindisi, 117euro in più rispetto a Foggia, 151euro in più rispetto a Lecce e ben 155euro in più rispetto a Bari. Inoltre, rispetto ad un incremento tariffario che in Italia dal 2006 al 2007 è stato del 3,8% su base nazionale, in Puglia si è registrato un incremento ben maggiore (+6,9%)
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rispetto al 2006, tra i capoluoghi di regione Taranto ha fatto registrare il più alto incremento tariffario (+26%), seguito da Bari (+5%); nessun incremento si è registrato a Foggia, Brindisi e Lecce. Commentando questi dati, Tonino d'Angelo, segretario di Cittadinanzattiva Puglia rileva che 'come dimostra il caso dei rifiuti, l'escalation delle tariffe locali è ormai un fenomeno fuori controllo ma del tutto ignorato da Governo e Parlamento, che avrebbero potuto inserire nelle misure anticrisi il loro blocco per il 2009 e l'eliminazione della addizionale provinciale. Da Tarsu a Tia, per le tasche dei cittadini il risultato è quasi sempre un aumento delle spese: nel 2007, in ben 30 capoluoghi di provincia, le tariffe rifiuti sono aumentate oltre il tasso di inflazione (2,6%)'. 'Sono lussi che non possiamo più permetterci - conclude - e per evitare i quali occorre far emergere la cultura della responsabilità e della sobrietà'.
Fonte: Teleradioerre

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