venerdì 14 novembre 2008

Cosa succede all'ENI?

Ma lo sapevate che nella Raffineria di Taranto è ospitato l'impianto dimostrativo CDP (Commercial Demonstration Plant) per la tecnologia GTL (Gas to Liquid) che permette la conversione del gas naturale in prodotti liquidi?
Ce lo racconta Filippo Guzzardi, insieme alla tragica situazione di Gela soffocata dalla raffinazione del petrolio. Tra l'altro a Gela si lamentano delle esalazioni tossiche prodotte con il Pet-coke, un residuo di produzione di basso valore ed altissimo potere inquinante che l'Ilva utilizza a Taranto.
E intanto per Taranto l'ENI chiede il raddoppio di produzione e una legge ad hoc del Governo sta cercando di dribblare la severa procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) con una semplice Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Fonte: Corriere di Gela
E' solo un caso, ma subito dopo la fuga di gas che secondo la nota dell'ufficio stampa Eni era invece una perdita di idrocarburi, ad aumentare l'affidabilità della Raffineria di Gela dovrebbero bastare 22 milioni di dollari: questo è l'ammontare del contratto tra Eni e l'aggiudicatario ABB. Oggetto del contratto: «fornitura chiavi in mano di una nuova sottostazione in alta tensione, dei sistemi integrati di automazione e di distribuzione elettrica e dei relativi servizi di ingegneria, installazione e messa in servizio»... (leggi l'articolo cliccando qui)

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