sabato 21 settembre 2013

Roba da vantarsene!

Ma se ai Riva gli arrivasse una multa per eccesso di velocità, toglierebbero i limiti in tutta Italia?
O forse, sposterebbero gli autovelox dove non rileverebbero nulla (come è stato fatto per le centraline ai Tamburi...).
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Ilva: Zanonato, a giorni decreto per sblocco attività Riva

"Il decreto conto che sia fatto all'inizio della prossima settimana, quindi nei prossimi giorni". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, interpellato sullo stop delle attivita' del Gruppo Riva dopo il decreto di sequestro disposto dai magistrati. Il ministro ha spiegato che per rendere coerente la norma con il sistema giuridico dovra' essere valutata dal ministero di Giustizia: "Facciamo un decreto - ha detto ancora Zanonato - il decreto poi verra' convertito in legge dalla Camera con le eventuali modifiche che le Camere vorranno apportare" . (AGI)

Ilva, Ue: possibile procedura  di infrazione contro l'Italia

A meno di novità che potrebbero emergere nei contatti tra Bruxelles e Roma, giovedì la Commissione Ue dovrebbe aprire una procedura di infrazione contro l'Italia per gli scarichi dell'Ilva e la violazione da parte del gruppo siderurgico di altre norme ambientali. La Commissione intende censurare l'Italia perché non ha controllato in misura sufficiente le violazioni commesse dall'Ilva e, di conseguenza, non ha preso le misure necessarie.
Nelle prossime ore il ministro dell'Ambiente Orlando invierà una lettere al commissario Potocnik, con tutti gli aggiornamenti inerenti la salvaguardia ambientale dell'Ilva, resi possibili dal commissariamento dell'azienda. A quanto si apprende Orlando e Potocnik si incontreranno a New York la prossima settimana.
Il ministro dell'Ambiente e il commissario Ue Potocnik dovrebbero incontrarsi durante la sessione dell'assemblea generale dell'Onu dedicata al clima. Fonti del ministero dell'Ambiente fanno inoltre sapere che al momento non sono ancora pervenute comunicazioni ufficiali da Bruxelles e che con la Commissione Ue sono in corso contatti continui.
"E' stata un'altra giornata di lavoro intenso sulla questione Riva. Per la prima volta dopo il sequestro, azionisti, management dell'azienda e custode si sono incontrati nel mio ufficio al Mise per capire come far ripartire al più presto la produzione degli impianti sequestrati. Ci sono due questioni principali da risolvere". È la dichiarazione postata dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, sul suo profilo Facebook.
"Il custode deve capire come recuperare - e successivamente impiegare - le risorse sequestrate e al momento conservate nel Fondo Unico di Giustizia. Questi fondi - spiega Zanonato - servono per il funzionamento di base delle aziende, in primis per il pagamento degli stipendi e dei fornitori. Poi bisogna chiarire, in modo inequivocabile, che un'azienda o un impianto produttivo, quando vengono sequestrati, devono continuare nella loro produzione. Bloccare l'operatività di un'azienda, anche per un breve periodo, significa farle perdere clienti, fatturato, quote di mercato, con conseguenze gravissime sul fronte occupazionale. Per questo, insieme al ministero della Giustizia, stiamo predisponendo una norma, da portare in Cdm nei prossimi giorni, che consenta al giudice di disporre il sequestro di un'impresa senza pregiudicarne l'operatività".
"Sarà una norma importante per tutte le aziende. Lavoriamo - scrive ancora Zanonato - con la piena consapevolezza che bisogna superare tante difficoltà nel minor tempo possibile. Il futuro di tanti lavoratori e delle loro famiglie è a rischio. Proprio per questo, insieme ai miei collaboratori, continueremo a mettercela tutta". (RAI)

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