mercoledì 11 settembre 2013

Poveri miliardari perseguitati...

Ilva: sequestro patrimonio gruppo Riva in 24 città

Sono 24 le città interessate dal sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, di beni immobili, disponibilità finanziarie e quote societarie per una somma complessiva di oltre 916 milioni di euro, riconducibile a 13 società del Gruppo Riva, eseguito ieri dalla Guardia di Finanza, su disposizione del gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco, nell'ambito dell'inchiesta della Procura ionica a carico dei vertici del gruppo Riva per associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale. Il sequestro ha interessato le città di Milano, Taranto, Roma, Genova, Cagliari, Modena, Parma, Reggio Emilia, Sondrio, Varese, Potenza, Bolzano, Savona, Bergamo, Brescia, Verona, Napoli, Salerno, Bari, Vercelli, Como, Massa Carrara, Lecco e Cuneo. In particolare, sono state interessate nove società controllate in via diretta, e indiretta in forma dominante, dall'Ilva, tre società controllate in via diretta, in forma dominante, da Riva Forni Elettrici, e una società controllata mediante influenza dominante dalla holding Riva Fire. A conclusione di questa fase, sono stati sequestrati beni immobili per oltre 456 milioni di euro, disponibilità finanziarie per oltre 45 milioni di euro, e azioni e quote societarie per circa 415 milioni di euro. Sono stati sequestrati anche un centinaio di automezzi, il cui valore complessivo è ancora da quantificare.

Il provvedimento, quest'ultimo come quello del maggio scorso, non riguarda la fabbrica di Taranto, è stato spiegato, la cui produzione e attività sono salvaguardate dalla legge 231 dello scorso dicembre. Il lavoro investigativo è tuttavia andato avanti e ora la Finanza ha bloccato beni e conti di altre società della "galassia" Riva. (ANSA)

Il commissario dell'Ilva, Enrico Bondi, in base al decreto 61 del giugno scorso, poi convertito l'1 agosto nella legge 89, ha chiesto al gip lo sblocco delle somme liquide sequestrate per finalizzarle all'opera di risanamento ambientale del siderurgico, ma il magistrato non si è ancora pronunciato sulla richiesta. Contro il sequestro dei beni per 8 miliardi il gruppo Riva ha fatto ricorso al Riesame che però l'ha respinto e ora i legali dovrebbero presentare un nuovo ricorso alla Corte di Cassazione. (Rep)

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