sabato 14 settembre 2013

Piccoli politici miserabili per giornali mantenuti: tutti addosso alla Todisco!

Quando il nord si accorse di dipendere dal sud...
 
Ilva: Cota, no lavoratori in balia magistratura, intervenga Governo
 
"Non siamo contro la magistratura ma la giustizia deve essere al servizio degli interessi generali. Non e' possibile che migliaia di lavoratori siano in balia della decisione di un singolo magistrato". Cosi' il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, incontrando una delegazione di lavoratori dello stabilimento Riva di Lesegno a margine della Festa dei popoli padani.
Sottolineando che la vicenda "e' una di quelle situazioni in cui lo Stato centralista crea problemi anziche' risolverli", il governatore piemontese ha richiamato la politica alle sue responsabilita': "il governo deve intervenire per affrontare e risolvere la situazione. Chiediamo un incontro urgente con il presidente Letta - ha concluso - sono in gioco migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti dei nostri territori".
Dopo l'incontro con Cota, un rappresentante dei lavoratori ha preso la parola dal palco sottolineando: "A noi non interessano i colori politici, ma chi si prende a cuore la nostra vicenda. Non chiediamo ammortizzatori sociali, vogliamo solo poter lavorare perche' e' per questo che veniamo pagati. Abbiamo bisogno che vengano sbloccati i fondi e venga ridata l'agibilita"'. (Libero)
 
Sacconi: Esempio  di anomalia giudiziaria
 
"Il caso Ilva e' espressione di una anomalia giudiziaria che investe da tempo non solo la dimensione politica ma l'intera società, a partire dalla produzione e dal lavoro in ragione della sua forte componente ideologica".
Lo afferma il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, che ne ha parlato a margine della festa nazionale di Scelta Civica a Caorle.
"È manifestamente in atto un tentativo di esproprio del grande gruppo siderurgico e, non a caso, si comincia a parlare nella sinistra di intervento della Cassa Depositi e Prestiti considerata come un nuovo ente per le partecipazioni statali - aggiunge Sacconi -. L'esproprio di aziende non gradite sembra essere la nuova frontiera della sinistra politica e giudiziaria come già si e' avvertito nel caso Fiat. Ci si chieda perché le aziende multinazionali stanno chiedendo un foro non italiano per risolvere le eventuali controversie con le nostre imprese e perche' molte società stanno esternalizzando la propria sede legale".
"Il blocco totale della liquidità di tutte le società - conclude - non poteva non condurre alla loro paralisi ed è' quindi da li che bisogna ripartire per riattivare il gruppo Ilva, proteggendo nel frattempo il reddito dei lavoratori". (tgverona)
 
 
Ilva, Zanonato: Proporrò norma sequestro che non fermi produzione

"Noi siamo perché continui l'attività produttiva in presenza del sequestro. La nostra legge non ha la possibilità di dire a chi sequestra, se i beni sequestrati sono legati ad un attività quotidiano, di sequestrare senza bloccarlo. Io proporrò una nuova norma semplicissima, secondo cui il custode del sequestro diventerà amministratore temporaneo del bene". Così Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, nel suo intervento alla festa dell'Udc a Chianciano, sulla vicenda Ilva ed i sequestri del materiale dell'impianto di Taranto. (Lapresse)
 
 
Letta sull'Ilva: tutelare vita e lavoro
 
“Lunedì mattina è in programma una riunione per trovare soluzioni. La prima responsabilità è verso la vita delle persone e la tutela del lavoro”. Se l’è cavata così, Enrico Letta. Un passaggio che lascia aperte varie interpretazioni, quello fatto dal presidente del consiglio sul caso Ilva, oggi, nel suo discorso in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante. Letta ha paventato “soluzioni in linea con quanto fatto con il commissariamento per decreto. (Tasera)
 

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