mercoledì 3 giugno 2009

Tre sponde e...buca!

(Apcom) - Aperto nella baia di Valona il terminal costiero per il transito di Gpl e di prodotti petroliferi. Ad annunciare la nuova "via del gas tra Italia e Albania", il premier albanese Sali Berisha e il vice ministro per lo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, Adolfo Urso. L'investimento ammonta a 60 milioni di euro. Il terminal, si legge in una nota, è realizzato dal gruppo Pir fondato nel 1920 e leader in Italia nel settore della logistica portuale con i suoi depositi costieri nei porti di Ravenna, Genova, e di Zarzis in Tunisia, specializzati nello stoccaggio e movimentazione - esclusivamente per conto terzi - di prodotti petroliferi, chimici e alimentari. "L'investimento complessivo, a cui partecipa anche la Simest, è stato di circa 60 milioni di euro, il più grande realizzato da una impresa italiana in Albania - ha spiegato il vice ministro - il terminal apre di fatto il mercato energetico dell'Albania alle imprese petrolifere italiane e agevola l'esportazione (anche verso l'Italia) del greggio albanese". "Il terminal colmerà un vuoto nel sistema logistico dell'Albania, paese che da alcuni anni vive una fase di forte sviluppo economico - prosegue il vice ministro - ma ancora oggi risulta sprovvisto di idonee strutture per l'importazione e la distribuzione dei prodotti petroliferi, garantendo agli operatori del settore una base logistica indipendente di livello internazionale e permettendo così di ottimizzare l'importazione dei prodotti petroliferi con naviglio di elevato tonnellaggio". "Questa opera progettata per avere un impatto ambientale minimo - ha proseguito Urso - è collegata alle principali vie di comunicazione terrestre (rete ferroviaria e stradale, quest'ultima oggetto di importanti lavori di sviluppo) e alle infrastrutture del Corridoio Europeo VIII, rendendo in tal modo agevole il raggiungimento dei mercati limitrofi (Montenegro, Kosovo, Macedonia e Grecia Settentrionale, con oltre 9 milioni di abitanti) e riaffermando così il ruolo di Valona come porta d'accesso all'Adriatico ed ai Balcani, anche grazie al favorevole posizionamento geografico rispetto alle principali raffinerie del centro Mediterraneo". Tra queste raffinerie vanno ricordate tra le altre quella di Taranto distante 125 miglia, Falconara 275, Augusta, Priolo e Milazzo 290 e Corinto 450. La capacità di stoccaggio iniziale del deposito sarà di circa 55.000 m3 per prodotti petroliferi e di 4.000 m3 per GPL. L'infrastruttura portuale, che include anche la realizzazione di importanti opere marine (2 moli frangiflutti al cui interno sorge un pontile dedicato, e la predisposizione per circa 600 mt di banchine) progettata per accogliere navi da circa 20.000 tonnellate nella prima fase e da oltre 30.000 nelle fasi successive, è stata concepita nel rispetto dei più alti standard internazionali di sicurezza e tutela ambientale e sarà un terminal all'avanguardia nel Mediterraneo.

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