giovedì 25 giugno 2009

Il TAR autorizza la "Provincia della monnezza"!

Viene solo da osservare che, di fronte ad una rete di legami ed interessi occulti e trasversali, senza la forza di volontà della gente espressa attraverso la partecipazione e il voto, raramente i procedimenti giudiziari possano tutelare i cittadini, ed il territorio diventa come la celebre "graziosa" di via del Campo, cantata da De Andrè!
Non vogliamo sminuire il lavoro serio e indispensabile svolto dalle associazioni e di comuni per cercare di difendere legalmente i loro diritti. Condividiamo con loro questa strada e li sosteniamo con ottimismo anche in questo momento di amarezza. Chi manca colpevolmente è invece chi, pur avendo la possibilità di informarsi e di partecipare, ignora e si rinchiude in casa lasciando il proprio paese alla mercè delle speculazioni!

Sentenza del Tar: legittime le discariche di rifiuti speciali a Taranto e Grottaglie

Sono stati respinti due ricorsi proposti dal Comitato Vigiliamo per la discarica ed un ricorso proposto dai Comuni di Taranto, Fragagnano, Lizzano, Faggiano e Monteparano.
Sono legittime le Autorizzazioni Integrate Ambientali rilasciate dalla Regione Puglia alle società Vergine ed Ecolevante per l’esercizio dell’attività di discarica di rifiuti speciali non pericolosi rispettivamente nel Comune di Taranto e nel Comune di Grottaglie.
E’ questo l’effetto di tre sentenze depositate nei giorni scorsi dalla Prima Sezione del TAR di Lecce (Presidente Ravalli, Estensore Viola) con le quali sono stati respinti due ricorsi proposti dal Comitato Vigiliamo per la discarica ed un ricorso proposto dai Comuni di Taranto, Fragagnano, Lizzano, Faggiano e Monteparano.
Il Giudice leccese, condividendo le tesi difensive svolte per le due società dagli Avv.ti Pietro Quinto e Luigi Quinto, ha ritenuto conformi a legge le autorizzazioni rilasciate e l’attività di discarica esercitata sia sotto il profilo procedimentale sia sotto il profilo sostanziale.
Il TAR ha in particolare rilevato come la partecipazione di tutti i Comuni ricorrenti alla conferenza dei servizi rappresenti la migliore garanzia di trasparenza e che tutte le richieste dagli enti formulate nel corso dell’istruttoria siano state sempre riscontrate se pertinenti all’oggetto del procedimento.
Il Giudice – ha commentato l’Avv. Luigi Quinto – ha altresì evidenziato come le problematiche relative all’impatto ambientale dei due impianti siano state diffusamente affrontate e positivamente risolte in sede di Valutazione di impatto ambientale con argomentazioni che non sono state superate dai rilievi dei comuni ricorrenti.
In buona sostanza – secondo il TAR – i due impianti in questione non possono in alcun modo costituire fattore di rischio per l’ambiente e la salute dei cittadini in quanto perfettamente compatibili e rispettose del quadro normativo esistente. (Sudnews)

2 commenti:

fiorillo vincenzo ha detto...

I due impianti sono compatibili con l'ambiente come sono compati l'Ilva, la Raffineria, le Cementire a quant'altro....

è tutta una merda

Anonimo ha detto...

Si, è inquietante che sia un'autorità giudiziaria, priva dei cecessari strumenti tecnici, a stabilire, in una realtà complessa dal punto di vista ambientale come il tarantino, cosa sia compatibile e cosa no!
Soprattutto in presenza di una legislazione estremamente permissiva