Malattie e denutrizione, decine di cani morti vittime di un canile municipale di Taranto
All'origine della vicenda una querelle tra comuni e gestore e della mancanza di fondi
STATTE (TARANTO) - Un centinaio di cani morti sono stati trovati in un crepaccio, in avanzato stato di putrefazione, vicino al canile di Statte (Taranto) da agenti del Corpo forestale. L'intervento della forestale è stato predisposto in seguito alla denuncia di un'autocolonna di volontari del corpo di polizia ecozoofila dell'Associazione Unione Democratica, partiti da Roma con l'obiettivo di portare nel canile di Statte cibo e medicinali. Nella struttura municipale ci sono 600 cani malnutriti ospitati in precarie condizioni igieniche.
Il canile di Statte era nato per ospitare 200 cani, invece ne ospita 600: 490 da Taranto e gli altri da Massafra e da Statte. I cani dal mese di marzo sono in difficoltà perchè i Comuni interessati hanno cessato di sovvenzionare il canile per irregolarità nelle autorizzazioni e di struttura riscontrate dalla Ausl.
Inoltre, nel frattempo, per il Comune di Taranto è stato dichiarato lo stato di dissesto finanziario, mentre è stata avviata una vertenza tra il responsabile del canile, Angelo Raffaele Russo, e l'ente civico.
Tutti i cani, secondo una prima ricognizione fatta dalla polizia ecozoofila, sembrerebbero affetti da malattie anche gravi come leshmaniosi e tumori. Dopo aver appreso della notizia del ritrovamento di numerosi cani morti, il sindaco di Taranto Ezio Stefano si è recato personalmente nella struttura insieme al personale dell'Ausl, anche per avviare iniziative che scongiurino il rischio di epidemie. La polizia ecozoofila ha anche informato la procura della Repubblica.(La Repubblica)
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