Foto di C. Ranieri
Ancora incerte le cause del crollo, ma le ipotesi avanzate sono molte, prima fra tutte la destabilizzazione di molte strutture in seguito al tornado del 28 novembre scorso.
Il colpo di grazia sembra essere imputabile alle precipitazioni degli ultimi giorni: la pioggia avrebbe provocato delle infiltrazioni, che avrebbero ancora più indebolito la pensilina, portandola al cedimento.
Al momento del crollo fortunatamente nessuno era presente sul posto, i
n quanto la struttura era utilizzata nel turno di mattina da circa 350 operai. La pensilina, fatta in ferro e cemento, si trovava vicino a una palazzina sede di laboratori, falegnamerie e vetrerie.
Se fosse successo di giorno, non sarebbe stato semplice assistere i feriti perche', proprio sotto il crollo, c'e' l'unico accesso alla palazzina. (Youreporter)
La palazzina in questione era già interdetta in alcune zone. Si sono verificate fuoriuscite di acqua fognaria e crolli di intonaco sulle teste dei lavoratori. La palazzina analizza le materie prime, senza tale controllo non si può garantire la produzione, non se ne può fare a meno. Ovviamente si è disposti a sacrificare qualche vita per garantire qualche altro migilaio di tonnellate di acciaio. Questa è l'ILVA (CR)
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