Ma davvero credono che abbiamo l'anello al naso?
Capitale Europea della Cultura, Taranto sogna
La città bimare candidata a Capitale europea della Cultura 2019. Si
terrà domani alle 11, presso il Salone degli Specchi di Palazzo di
Città, la conferenza stampa di presentazione della candidatura di
Taranto. Alla conferenza stampa interverranno, tra gli altri, il sindaco
Ippazio Stefàno ed il primo cittadino di Bari Michele Emiliano, che per
primo ha proposto la candidatura di Taranto come “terminale” di una
candidatura di tutti i capoluoghi della Puglia.
Sull’argomento è intervenuto anche l’ex consigliere comunale Aldo
Russo che auspica la creazione di un comitato tarantino capace di
raccogliere le proposte della cittadinanza. (TS)
Una volta lanciata la notizia in rete, abbiamo tratto questo commento da uno degli utenti.
Come non essere d'accordo...
Io credevo fosse uno scherzo, tipo una roba situazionista. Invece è vero: poco importa se è l'unica città di 200.000 abitanti senza un vero teatro. Poco importa se i negozi di dischi qui hanno cominciato a chiudere dieci anni prima dell'avvento di Napster. Poco importa se i miei citadini sono stati gli unici a darsi come sindaco un personaggio come Giancarlo Cito. Poco importa se le autorità cognitive dei miei concittadini si chiamano Studio100 e TarantoSera. Poco importa se abbiamo il numero di librerie pro capite più basso d'Italia (fonte: la classifica de Il Sole 24 Ore), poco importa se abbiamo 5 cinema, di cui quattro che trasmettono le stesse minchiate. Poco importa se abbiamo il consumo culturale pro capite più basso d'Europa (ok, nessuna fonte, qui azzardo io). Poco importa se a 37 anni mi sono rotto il cazzo di andare a concerti ed altri aventi perché da 20 anni le persone che incontro sono sempre le stesse. Poi, chiaro, uno per la sua città spera sempre il meglio. Però qui ci stiamo tutti prendendo per il culo. Sapendo di prenderci per il culo. Che, secondo me, è la sublimazione del provincialismo che ci ha ucciso (I.G.)
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