"Norme europee superano la Salva-Ilva"
"E' giunto il momento di applicare le norme comunitarie di fronte alle leggi nazionali contrastanti, come quella denominata legge Salva-Ilva, a fronte della palese violazione di detta norma rispetto al principio di precauzione (art. 174) e prevenzione sancito dal trattato dell'Unione europea, che, certamente, collima con il provvedimento di sequestro preventivo".
Lo sottolinea, riferendosi alla recente pronuncia della Corte costituzionale sulla legge 231, l'avv.Nicola Russo, coordinatore del comitato 'Taranto futura', che ha promosso il referendum consultivo sulla chiusura totale o parziale dell'Ilva, in programma a Taranto domenica prossima.
"E' ben risaputo nel mondo del diritto e della giurisprudenza - ricorda Russo - che, quando una norma italiana contrasta con una norma europea, vale il primato della norma europea sulla norma italiana. La normativa comunitaria 'ad effetto diretto', in quanto contenente disposizioni precise e determinate, trova applicazione - spiega - nel territorio dello Stato senza necessità d'ulteriori interventi normativi dell'autorità nazionale".
Russo "invita i cittadini di Taranto ad andare a votare il 14 aprile per il referendum Ilva votando sì alle due schede, tenendo presente che ancora una volta l'Ilva non ha ottemperato alle prescrizioni Aia, così come ha fatto rilevare l'Ispra". (TaSera)
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