mercoledì 3 aprile 2013

Grandi manovre?

La marcia dei camici bianchi

Il movimento ambientalista di Taranto si accinge a vivere due settimane molto intense. Domenica prossima, infatti, si svolgerà la manifestazione a sostegno dell’attività dei magistrati di Taranto nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale a carico dell’Ilva.
Domenica 14, invece, i tarantini sono chiamati alle urne nell’ambito del referendum indetto dal comitato Taranto Futura. I cittadini dovranno esprimersi su due quesiti con un si o un no: chiusura dell’area a caldo del centro siderurgico o chiusura totale dello stabilimento. Si tratta di una consultazione consultiva di grande importanza soprattutto dopo i clamorosi risvolti dell’inchiesta della Procura ionica. Un filo rosso, dunque, lega questo inizio di primavera. Della manifestazione di domenica prossima si parlerà proprio questa sera alle 17, nel salone parrocchiale San Pasquale, in via Pitagora 32 a Taranto. Il Comitato organizzatore del corteo del 7 aprile dà appuntamento a tutti i cittadini. Verranno distribuiti i volantini e le locandine da portare nei negozi, nelle scuole e nei centri di aggregazione sociale.
«L’incontro – spiega il comitato promotore – non ha solo un aspetto organizzativo in vista della manifestazione del 7 aprile, ma ha un alto valore morale e di testimonianza in quanto alle 17.30 parlerà un ospite di eccezione: padre Dario Bossi, un missionario comboniano che nell’Amazzonia denuncia l’inquinamento globale causato dall’attività siderurgica. Il missionario comboniano padre Dario Bossi è impegnato nella difesa delle popolazioni brasiliane nella zona in cui viene estratto, dalla multinazionale Vale, il minerale di ferro che è poi trasferito a Taranto per l’Ilva.
Durante l’incontro il fotografo Giulio Di Meo, presenterà il libro “Pig Iron”, una pubblicazione fotografica, con testi di Dario Bossi e Francesco Gesualdi, sulle gravi ingiustizie sociali e ambientali commesse negli stati brasiliani del Pará e del Maranhão, tra i più poveri del paese».
La manifestazione di domenica prossima partirà alle ore 10.30 dall’Arsenale Militare in via di Palma e proseguirà fino a Piazza della Vittoria.
Hanno fino ad ora annunciato la loro adesione e la loro partecipazione in camice bianco: l’Ordine dei Medici di Taranto; l’Ordine dei Medici di Bari; l’Ordine dei Farmacisti di Taranto; la Federazione Nazionale Collegio di Taranto Infermieri; Associazione Nazionale Fisioterapisti della Puglia; l’associazione Federottica Taranto, l’associazione Regionale Pediatri; il Prof. Stefano Favale, Direttore di Cardiologia Università di Bari; il Prof. Giuseppe Palasciano, Direttore Clinica Medica Università di Bari; il Dott. Franco La Valle, Vice Direttore Ordine dei Medici di Bari; la Dott.ssa Annamaria Moretti, Direttore U.O. Pneumologia Policlinico di Bari ed altri numerosi professori, medici, personale sanitario delle Università e degli ospedali pugliesi.
«La manifestazione – spiegano Alessandro Marescotti e Fabio Matcchiera del comitato organizzatore – ha lo scopo di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale che il 9 Aprile 2013 si pronuncerà sulla legittimità costituzionale della Legge 231/2012 – la cosiddetta “legge Salva-Ilva”- e di dare sostegno pieno all’azione della magistratura. E’ attesa una imponente partecipazione sia della popolazione tarantina che di cittadini provenienti da altre città».
Marescotti e Matacchiera ricordano, inoltre, che «domenica 14 Aprile 2013 si svolgerà a Taranto il Referendum Consultivo Comunale che pone ai cittadini due quesiti sui quali esprimersi: il primo che prevede la chiusura totale dello stabilimento Ilva, il secondo che ne prevede la chiusura della sola area a caldo con il conseguente smantellamento dei parchi minerali. Per informazioni sugli eventi correlati, conferenze stampa e comunicazioni, consultare il sito http://taranto7aprile.wordpress.com/tag/7-aprile/». (Corgiorno)

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