La marcia dei camici bianchi
Il movimento ambientalista di Taranto si accinge a vivere due settimane
molto intense. Domenica prossima, infatti, si svolgerà la manifestazione
a sostegno dell’attività dei magistrati di Taranto nell’ambito
dell’inchiesta per disastro ambientale a carico dell’Ilva.
Domenica 14, invece, i tarantini sono chiamati alle urne nell’ambito del
referendum indetto dal comitato Taranto Futura. I cittadini dovranno
esprimersi su due quesiti con un si o un no: chiusura dell’area a caldo
del centro siderurgico o chiusura totale dello stabilimento. Si tratta
di una consultazione consultiva di grande importanza soprattutto dopo i
clamorosi risvolti dell’inchiesta della Procura ionica. Un filo rosso,
dunque, lega questo inizio di primavera. Della manifestazione di
domenica prossima si parlerà proprio questa sera alle 17, nel salone
parrocchiale San Pasquale, in via Pitagora 32 a Taranto. Il Comitato
organizzatore del corteo del 7 aprile dà appuntamento a tutti i
cittadini. Verranno distribuiti i volantini e le locandine da portare
nei negozi, nelle scuole e nei centri di aggregazione sociale.
«L’incontro – spiega il comitato promotore – non ha solo un aspetto
organizzativo in vista della manifestazione del 7 aprile, ma ha un alto
valore morale e di testimonianza in quanto alle 17.30 parlerà un ospite
di eccezione: padre Dario Bossi, un missionario comboniano che
nell’Amazzonia denuncia l’inquinamento globale causato dall’attività
siderurgica. Il missionario comboniano padre Dario Bossi è impegnato
nella difesa delle popolazioni brasiliane nella zona in cui viene
estratto, dalla multinazionale Vale, il minerale di ferro che è poi
trasferito a Taranto per l’Ilva.
Durante l’incontro il fotografo Giulio Di Meo, presenterà il libro “Pig
Iron”, una pubblicazione fotografica, con testi di Dario Bossi e
Francesco Gesualdi, sulle gravi ingiustizie sociali e ambientali
commesse negli stati brasiliani del Pará e del Maranhão, tra i più
poveri del paese».
La manifestazione di domenica prossima partirà alle ore 10.30
dall’Arsenale Militare in via di Palma e proseguirà fino a Piazza della
Vittoria.
Hanno fino ad ora annunciato la loro adesione e la loro partecipazione
in camice bianco: l’Ordine dei Medici di Taranto; l’Ordine dei Medici di
Bari; l’Ordine dei Farmacisti di Taranto; la Federazione Nazionale
Collegio di Taranto Infermieri; Associazione Nazionale Fisioterapisti
della Puglia; l’associazione Federottica Taranto, l’associazione
Regionale Pediatri; il Prof. Stefano Favale, Direttore di Cardiologia
Università di Bari; il Prof. Giuseppe Palasciano, Direttore Clinica
Medica Università di Bari; il Dott. Franco La Valle, Vice Direttore
Ordine dei Medici di Bari; la Dott.ssa Annamaria Moretti, Direttore U.O.
Pneumologia Policlinico di Bari ed altri numerosi professori, medici,
personale sanitario delle Università e degli ospedali pugliesi.
«La manifestazione – spiegano Alessandro Marescotti e Fabio Matcchiera
del comitato organizzatore – ha lo scopo di tenere alta l’attenzione
dell’opinione pubblica, in attesa della sentenza della Corte
Costituzionale che il 9 Aprile 2013 si pronuncerà sulla legittimità
costituzionale della Legge 231/2012 – la cosiddetta “legge Salva-Ilva”- e
di dare sostegno pieno all’azione della magistratura. E’ attesa una
imponente partecipazione sia della popolazione tarantina che di
cittadini provenienti da altre città».
Marescotti e Matacchiera ricordano, inoltre, che «domenica 14 Aprile
2013 si svolgerà a Taranto il Referendum Consultivo Comunale che pone ai
cittadini due quesiti sui quali esprimersi: il primo che prevede la
chiusura totale dello stabilimento Ilva, il secondo che ne prevede la
chiusura della sola area a caldo con il conseguente smantellamento dei
parchi minerali. Per informazioni sugli eventi correlati, conferenze
stampa e comunicazioni, consultare il sito
http://taranto7aprile.wordpress.com/tag/7-aprile/». (Corgiorno)
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